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Un miliardo e seicento milioni i senza tetto nel mondo
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Tra il 37 ed il 45% della popolazione nei Paesi in via di sviluppo non ha casa. La denuncia parte da "Headlines", periodico telematico dell'apostolato sociale della Compagnia di Gesù che spiega: "Molti governi, nazionali e locali, si comportano come struzzi, fingendo che il problema non esista. Ai senza dimora non resta che costruirsi fragili baracche dove il sovraffollamento e la mancanza di privacy rendono la vita miserabile".
Secondo Habitat International Coalition, i senza tetto e coloro che a stento trovano alloggio, ammontano a un miliardo e 600 milioni, di cui il 70% sono donne; tra i 30 ed i 70 milioni di bambini vivono sulla strada; un miliardo e 700 milioni di persone non hanno accesso all'acqua potabile e più di tre miliardi non dispongono di servizi igienici. HIC, in collaborazione con Banca Etica, Etimos e Fondazione Fontana, sta valutando l'opportunità di lanciare un Fondo di Solidarietà per la Casa in Ecuador con l'obiettivo di stimolare le municipalità nel perseguimento di politiche abitative pubbliche.
Selavip (Servizio latino-americano e asiatico per le abitazioni popolari), fondato nel 1971 nell'ambito della fondazione cilena per i senza tetto "Hogar de Cristo", ha finanziato circa 80 progetti, di cui 49 in Asia e 30 in America Latina, elargendo oltre 5,2 milioni di dimore per chi non ha casa, a partire dal presupposto che ogni persona ha il diritto fondamentale di ottenere una casa per sé e per la propria famiglia. In Africa la Ong sostiene le organizzazioni e i gruppi che vivono nelle baraccopoli, mentre in America Latina e nei Caraibi si oppone ai tentativi di occupazione dei terreni, aiutando le famiglie nella lotta per la proprietà della terra.
In Italia è in aumento l'interesse della finanza per un mercato immobiliare che si reputa di sicura e crescente redditività, un trend testimoniato dalle continue "cartolarizzazioni" regionali del patrimonio residenziale pubblico. In vista della riunione dei ministri europei dell'alloggio nel prossimo ottobre e del successivo Forum Sociale Europeo di novembre, l'Unione Inquilini continua a sostenere l'appello per il diritto alla casa per tutti e senza frontiere, riaffermando la necessità di ridefinire il rapporto tra reddito e canone e di rilanciare l'edilizia residenziale pubblica.
Fonti: Redattore Sociale, Habitat International Coalition, Unione Inquilini;