Un impegno per la scuola all'interno del FSE

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Berlino ha visto articolarsi lungo l'arco di quattro giorni dal 24 al 27 aprile l'assemblea europea preparatoria del Social Forum Europeo che si terrà a Parigi dal 12 al 16 novembre prossimo. Molte le presenze e le nazioni rappresentate, vario l'articolarsi degli interventi che hanno portato ad adottare un programma su cinque assi (pace, democrazia, giustizia sociale e ambientale, cultura, solidarietà) suddivisi a loro volta in sei seminari a cui si aggiungono venti plenarie generali. Quale responsabile dei rapporti internazionali della C.I.B. Unicobas e dell'Unicobas Scuola e responsabile per la Rete Sindacale Europea dei sindacati alternativi del gruppo di lavoro sulla scuola ho posto al centro dei miei interventi i temi della democrazia sostanziale e non formale e della scuola. Ancora una volta siamo stati i soli a sollevare con forza l'importanza del mondo dell'istruzione, oggetto di un violento attacco neoliberista che in tutto il continente vuole ridurre a merce i saperi confondendoli con un servizio commerciabile. Proprio su questo abbiamo ribadito agli amici francesi la scivolosità del termine "servizio pubblico" riguardo alla scuola, perché se in Francia è elemento di garanzia democratica, pluralità, laicità, eguaglianza, in Italia come in Gran Bretagna o Spagna l'idea del servizio pagabile e acquistabile è stata la porta delle peggiori riforme di ieri e d'oggi o ancora in corso. Perplessità ha sollevato la proposta della Confederazione Cobas di ridurre d'ufficio le richieste di seminario che giungeranno sullo stesso tema ad una soltanto. La nostra preoccupazione è infatti rivolta al rischio che intervengano sempre i soliti a discapito della pluralità di voci e posizioni che necessariamente debbono trovare spazio per esprimersi. L'Ecole Emancipèe, storico gruppo intersindacale transalpino che insieme a noi sta progettando appunto un seminario per novembre, a nome della Rete Sindacale Europea, ha ribadito che il Forum non è un summit per cui per parlare si debba inventare un contro-Forum. Abbiamo quindi auspicato che la sintesi delle proposte di seminari che giungeranno sia svolta con il dovuto equilibrio e lontano da discriminazioni che potrebbero risultare immiserenti il Forum stesso. L'appuntamento è ora per luglio dal 18 al 20 a Genova per ricordare a due anni di distanza Carlo Giuliani e per una nuova assemblea preparatoria europea che porti alla definizione degli oratori dei diversi seminari. Per l'Unicobas tale date è preceduta da ben due occasioni importanti per procedere nella costruzione di una forte e significativa unità operativa tra quanti svolgono un'azione sindacale alternativa nelle scuole d'Europa. A fine maggio saremo infatti a Lione o Ginevra per un dibattito sui temi della scuola nei giorni del G8 di Evian e a metà giugno di nuovo a Parigi per procedere nel completare il quadro dei seminari che avanzeremo come Rete Sindacale Europea. Un lavoro importante quindi, necessario perché scelte determinanti vengono prese ogni giorno di più a Bruxelles, da valorizzare nelle scuole in cui siamo presenti perché si sappia che l'Unicobas è parte significativa di un dialogo che intende trasformare in azioni positive il malcontento diffuso della categoria e perché, contro ogni logica meramente concertativa al ribasso, le nostre proposte trovano un consenso e un respiro vasto ben oltre i nostri confini.

di Davide Rossi - Unicobas

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