Ue: un miliardo di euro l'anno per le vittime delle catastrofi naturali

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L'Unione Europea per aiutare le vittime di disastri naturali come il terremoto che ha colpito l'Abruzzo ha attivato dal 2002 il Fondo Europeo di Solidarietà che contribuisce agli interventi di emergenza e di ricostruzione delle aree colpite da terremoti, inondazioni, incendi e simili catastrofi.

All'indomani della tragica notte fra il 5 e 6 aprile, il Presidente del Parlamento europeo ha inviato un messaggio nel quale ha rivolto il suo pensiero "a tutte le vittime del terribile terremoto che ha colpito il centro Italia". A nome di tutti i parlamentari,Hans-Gert Pöettering ha espresso la speranza che "molte persone ancora possano essere salvate dalle macerie. Il nostro pensiero va ai feriti, i senzatetto e tutte le vittime di questa tragedia. Tutta la nostra solidarietà e comprensione è con loro".

Il contributo dell'UE non si ferma alla solidarietà - riporta il sito del Parlamento europeo. Dal 2002, il Fondo Europeo di Solidarietà (FSUE) integra gli stanziamenti nazionali per far fronte alle tragedie come quella abruzzese. I fondi europei possono essere usati per gli aiuti di emergenza, per ristrutturare le infrastrutture e il patrimonio artistico, per le cure sanitarie e i bisogni immediati della popolazione e per sgombrare e pulire le aree distrutte.

"Il fondo - spiega la nota - può essere richiesto dalle autorità nazionali al massimo 10 settimane dopo la tragedia: il Governo italiano ha annunciato che la pratica verrà avviata non appena saranno disponibili dati certi sull'entità dei danni. E' il Parlamento europeo, insieme al Consiglio, a dare il via libera allo stanziamento dei fondi sulla base di una proposta della Commissione. Il fondo di solidarietà consiste in un 1 miliardo di euro all'anno per le catastrofi, ma all'Italia toccherà dividerlo con altri paesi che hanno già fatto richiesta di aiuti per il 2009".

La più grande cifra versata dall'UE fino a oggi è stata di 444 milioni per la Germania a seguito delle inondazioni nel 2002. Ma oltre al fondo di solidarietà, l'Italia può anche contare su altre risorse europee: in particolare può riprogrammare i fondi per lo sviluppo regionale destinati all'Abruzzo per far fronte all'emergenza.

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