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UE: gli immigrati subiscono ma non denunciano atti di razzismo
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Gli immigrati nei Paesi dell'Ue subiscono pratiche discriminatorie, ma raramente le denunciano alle autorità: l'86% di coloro che dicono di aver subito atti di razzismo non li segnala alle autorità - riporta lo studio pilota realizzato dall'EUMC (European Monitoring Centre on Racism and Xenophobia) sui fenomeni del razzismo e xenofobia scaricabile da Migra, l'Osservatorio di Trento sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro. Le ricerche sono state condotte tra il 2002 e il 2005 in Belgio, Germania, Grecia, Spagna, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Olanda, Austria, Portogallo e Gran Bretagna. Sono stati intervistati più di 11mila immigrati, che hanno risposto a domande relative alle loro possibili esperienze di discriminazione
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Cinque i gruppi di immigrati intervistati in Italia: marocchini, albanesi, filippini, senegalesi e peruviani: solo l'11% di coloro che afferma di aver subito atti discriminatori segnala di aver denunciato i fatti alla polizia. La percentuale maggiore di atti discriminatori avviene in situazioni di "transazioni commerciali" (48% degli intervistati), seguita da discriminazione nella vita privata e in luoghi pubblici (33%), nella sfera delle istituzioni (18%) e in negozi e ristoranti (12%). "Considerando la bassa percentuale di denunce nei diversi Paesi europei analizzati è possibile dedurre che le statistiche ufficiali sui fenomeni discriminatori riportino un numero altamente inferiore rispetto al fenomeno in atto" - afferma il Rapporto. "Anche il fatto che non sia possibile ricondurre queste esperienze ad una sola causa spiega la complessa natura di fenomeni come il razzismo e la xenofobia.
Proprio oggi a Roma si tiene il convegno "Immigrati e lavoro: Esperienze, studi e politiche contro la discriminazione", che si inserisce nell'ambito del progetto europeo "Ahead" sulla discriminazione nel mondo del lavoro. Si confronteranno i partner del progetto con relatori internazionali, imprenditori italiani e stranieri, rappresentanti delle istituzioni e sindacalisti, soffermandosi sulle esperienze e le buone pratiche europee in tema di diversità culturale e lotta alla discriminazione sul lavoro.
E il 19 e 20 gennaio si terrà una due giorni multi disciplinare sull'immigrazione organizzata dalla Sda Bocconi di Milano. "I fenomeni di degrado abitativo, sfruttamento, pregiudizio reciproco, tensione necessitano di un approccio integrato per essere affrontati con efficacia; integrato dal punto di vista istituzionale, ma anche dal punto di vista disciplinare" - affermano i promotori dell'iniziativa. Questi ed altri i temi su cui verterà l'incontro, che vuole presentare gli approcci economici, sociologici, antropologici, demografici e urbanistici al problema, comparando alcune situazioni locali italiane ad esperienze maturate in Francia, Spagna e Belgio. [GB]
Fonte: Migra (Osservatorio sulla discriminazione degli immigrati nel lavoro)