UE-Cina: il partenariato cresce, le violazioni continuano

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Domani è in programma a Pechino un vertice tra Unione Europea e Cina. Amnesty International ha ritenuto importante per quest'occasione tornare a sottolineare le violazioni dei diritti umani che continuano ad essere perpetrate nel Paese. Intanto Human Rights Watch richiede il rilascio di un medico arrestato in seguito alle sue dichiarazioni in merito alla responsabilità delle autorità cinesi nella contaminazione da HIV di migliaia di donatori di sangue.

"Alla luce delle gravi violazioni dei diritti umani descritte nel nostro rapporto, chiediamo ai responsabili dell'Unione Europea di cogliere l'opportunità del primo vertice col presidente Hu Jintao per riconsiderare profondamente il loro approccio alla situazione dei diritti umani in Cina. Lo sviluppo della protezione dei diritti umani dev'essere il punto fermo di relazioni più mature tra Unione Europea e Cina", ha dichiarato Dick Oosting, direttore dell'Ufficio di Amnesty International presso l'Unione Europea.

Il rapporto di Amnesty International, reso pubblico alla vigilia del vertice UE-Cina, denuncia che centinaia di migliaia di persone continuano a essere detenute in tutta la Cina, in violazione dei loro diritti umani fondamentali. Proseguono le condanne a morte e le esecuzioni al termine di processi irregolari, la tortura e i maltrattamenti rimangono diffusi e sistematici e la libertà di espressione e d'informazione resta sempre gravemente limitata.

"Possono essere adottate riforme legali in campo commerciale, ma purtroppo non vediamo lo stesso livello di attenzione nei confronti della necessità di riformare il sistema penale, obiettivo vitale per la protezione dei diritti umani e al contempo elemento essenziale per la stabilità e lo sviluppo sostenibile del paese", ha aggiunto Oosting.

Intanto HRW richiede il rilascio di Ma Shiwen, vicedirettore dell'ufficio di controllo sulle malattie infettive del dipartimento sanitario della regione di Henan. Quest'ultimo si sarebbe reso responsabile di aver informato attivisti cinesi che si battono contro la propagazione dell'AIDS sulla contaminazione di migliaia di cittadini (secondo alcune organizzazioni della società civile cinese il numero dei contaminati raggiungerebbe la drammatica cifra di un milione) della regione di Henan recatisi nei centri sanitari per donare il sangue.

"Il governo cinese si prodiga nell'incarcerare funzionari onesti e poco invece fa per limitare i danni della vera e propria catastrofe umanitaria nella regione dell'Hennan", ha dichiarato in proposito Brad Adams, direttore della sezione asiatica di HRW. [DS]

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