Turchia: ancora lontani gli standard minimi di democrazia

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Liste nere per organizzazioni di cooperazione allo sviluppo e per i diritti umani!

La Turchia è ancora molto lontana dal soddisfare degli standard minimi di democrazia per uno stato di diritto. Questa è la conclusione a cui giunge l'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) dopo aver trovato il proprio nome insieme a quello di altre 32 organizzazioni di cooperazione allo sviluppo e per i diritti umani su una lista nera dei militari turchi. "Se vengono considerati illegali gli aiuti umanitari e l'impegno a favore dei diritti umani, vuol dire che la Turchia non ha ancora imparato la lezione per entrare in Europa", ha dichiarato Tilman Z㼀lch, presidente dell'APM Internazionale.

I collaboratori delle organizzazioni indicate sulla lista, quali p.es., l'organizzazione delle Chiese Evangeliche, La Fondazione Alfred Nobel o Human Rights Watch, non potranno viaggiare nelle zone kurde dell'Iraq del Nord attraversando la Turchia, e gli aiuti umanitari in transito potrebbero essere sequestrati. La motivazione ufficiale di questo provvedimento è data dai presunti aiuti logistici e finanziari al partito radicale kurdo PKK da parte delle suddette organizzazioni. "Si tratta di allucinazioni dell'esercito turco che da decenni impedisce la democratizzazione del paese", risponde Z㼀lch alle accuse. "L'APM, che da 35 anni si occupa dei diritti umani dei Kurdi nei quattro paesi in cui vivono, ha criticato fin dall'inizio il carattere terroristico del PKK, così come ha criticato i numerosi crimini di guerra e le violazioni dei diritti umani dell'esercito turco contro la popolazione civile kurda."

La "lista nera" è stata pubblicata il 21 aprile 2003 dal quotidiano turco Tercuman.

Fonte: Associazione per i popoli minacciati

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