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Treni al alta voracità, rifiuti e direttive UE
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L'Ass. IDRA di Firenze ringrazia gli "amici della TAV" - Treni ad Alta Velocità - per aver distrutto con gli scavi per la ferrovia anche la sorgente storica di Moscheta, dentro il primo insediamento dei monaci vallombrosani nel territorio dell'Alto Mugello. La distruzione si è verificata nonostante una petizione che Idra e oltre 2000 cittadini avevano inviato da mesi al premier Silvio Berlusconi, al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli e al Parlamento europeo. In Liguria, la giunta comunale di Novi Ligure ha dato parere positivo al terzo valico e soprattutto sì anche al progetto del Cociv, purchè il Governo Berlusconi e la Regione Piemonte, grandi sponsor del Cociv (Impregilo e Tecnimont - gruppo Fiat e Grassetto - gruppo Gavio), sborsino almeno 100 miliardi di lire. In Italia, riguardo agli inerti degli scavi, è entrata in vigore la legge n. 443 del 21 dicembre 2001 per "il rilancio delle attività produttive", che sancisce che le terre e rocce da scavo "anche di gallerie", ed anche se "contaminate, durante il ciclo produttivo, da sostanze inquinanti derivanti dalle attività di escavazione, perforazione e costruzione" non costituiscono rifiuto e sono, perciò escluse dall'ambito di applicazione della normativa sui rifiuti. Ed è proprio l'Unione Europea, che tanto viene acclamata, a vietare questo con le sue direttive comunitarie.
Pubblicato il: 12.01.2002
" Fonte: » Il Manifesto, IDRA, Ass. Alta Voracità;
" Approfondimento: » Dossier - Treni Alta Velocità;






