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Tavola della pace: lunedi l’Italia intera celebri la Giornata dell’Onu per la pace
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"I corpi dilaniati dalla strage di Kabul non sono ancora stati sepolti. Le salme dei sei soldati italiani non sono ancora rientrate in Italia. Le ferite di chi è sopravvissuto sono ancora dolorosamente aperte. Oggi è ancora il giorno del lutto, del dolore e del raccoglimento" - scrive Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace.
La Tavola della pace invita il Parlamento a convocare lunedì 21 settembre una seduta straordinaria sull’Afghanistan e la Rai. "Vorrei ricordare a tutti - scrive Lotti - che lunedì 21 settembre si celebra la Giornata Internazionale dell’Onu per la pace". "Dopo i giorni del lutto, chiediamo ai responsabili della politica, al Parlamento, a tutte le istituzioni pubbliche nazionali e locali, al mondo dell’informazione e in particolar modo alla Rai, al mondo della scuola, studenti e insegnanti, alle organizzazioni della società civile di celebrare la Giornata Internazionale per la pace convocando momenti di riflessione, confronto e impegno.
"Al Parlamento chiediamo di convocare per lunedì 21 settembre una seduta straordinaria dedicata alla guerra in Afghanistan, alla revisione della politica dell’Italia e delle iniziative urgenti da assumere a livello nazionale e internazionale. Nessuno ci dica che nulla deve cambiare e che tutto è già stato deciso.
Alla Rai, servizio pubblico, chiediamo di dedicare l’intera giornata alla pace impegnando tutti i programmi di tutte le testate a proporre idee, riflessioni, esperienze, informazione sui problemi della pace che oggi esigono la nostra attenzione. Una pace fondata sui diritti umani, che non è solo il contrario della guerra e che chiama in causa le responsabilità di tutti, cittadini e istituzioni. Dai nostri quartieri all’Onu.
Tutte le scuole, le classi e gli insegnanti possono fare lo stesso. E poi facciamo in modo che quella del 3 ottobre sia anche una grande manifestazione per la pace e per un’informazione di pace" - sottolinea Lotti.
"Lo dobbiamo fare - conclude il coordinatore della Tavola della pace- in onore di tutte le vittime, italiane e afgane, di questa strage, in onore di tutte quelle che ci sono state dal 2001 ad oggi e che ci siamo dimenticati di onorare, in onore di quelle che moriranno da qui al giorno in cui metteremo fine a questa guerra, in onore delle vittime di tutte le stragi di tutte le guerre che si continuano a combattere nel mondo nel cinismo e nell’indifferenza generale".
Nei giorni scorsi numerose associazioni della società civile hanno espresso cordoglio e dolore per le vittime dell'attentato kamikaze a Kabul che ha coinvolto due blindati del contingente italiano causando sei morti e quattro feriti tra i parà della Folgore e 15 morti e 60 feriti tra i civili afgani. Le associazioni hanno chiesto al mondo politico e dell'informazione pubblica una riflessione più profonda e un ampio dibattito su quanto l'Italia e gli altri paesi della coalizione stanno facendo in Afghanistan. "Pace e informazione sono due beni fondamentali a rischio" - sottolineano diverse associazioni.
Ieri si è aggiunta la voce del Cipsi – il coordinamento di 42 Ong e associazioni di solidarietà internazionale. Il presidente Guido Barbera ha espresso "vicinanza, solidarietà e cordoglio ai familiari dei soldati italiani vittime della strage, ai feriti e a tutti i civili coinvolti, compresi quelli colpiti la scorsa settimana da un bombardamento della Nato". Ma - ha ricordato Barbera - "è necessario fare un’analisi storica e politica di cosa è accaduto in Afghanistan, soprattutto negli ultimi otto anni di guerra, e del disastro che è stato provocato; attraverso un dibattito in Parlamento, decisioni del Governo, un conferenza che porti a un accordo della comunità internazionale".
Le associazioni del Cipsi hanno quindi chiesto di "invertire la tendenza delle scelte di politica internazionale in Afghanistan". La risposta è incrementare in modo decisivo la cooperazione internazionale nel paese, per contribuire al processo di pace: che siano visibili interventi e relazioni solidali, scuole, salute, istruzione, alimentazione e difesa dei diritti di tutti. Sono l’antidoto alla guerra e al terrorismo". [GB]