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Tavola della pace: domani "Via l'Italia dalla guerra"
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Alla vigilia del dibattito parlamentare sul futuro della missione militare italiana in Iraq, la Tavola della pace lancia un nuovo pressante appello a tutte le forze politiche per chiedere il ritiro immediato dei nostri soldati. "I fatti parlano più forte delle parole di Berlusconi". ha dichiarato Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola della pace. Non basta dire "Onu, Onu". Per fermare la carneficina e spegnere l'incendio iracheno occorre il ritiro delle forze occupanti e l'invio di una forza internazionale sotto il comando delle Nazioni Unite. Con grande rammarico dobbiamo constatare che questa svolta è ancora lontana perché gli Stati Uniti non hanno alcuna intenzione di dare all'Onu i compiti e i mezzi necessari per intervenire efficacemente.
"Con il voto di domani" - continua Flavio Lotti ⭀ "ogni parlamentare dovrà scegliere: abbandonare Bush per aiutare il popolo iracheno o abbandonare il popolo iracheno per aiutare Bush."
"Ritiriamo subito i nostri soldati e investiamo tutte le nostre risorse sull'Onu" - chiede la Tavola della Pace- "Basta con le bugie e gli imbrogli. Non è in questo modo che si aiuta un popolo ad uscire dal terrore. Se esiste ancora oggi una possibilità per la pace l'Italia la sta consumando per stare al fianco di Bush.
Il governo Berlusconi dimostra di non avere alcuna preoccupazione per il futuro degli iracheni così come si mostra del tutto indifferente di fronte alla strage di palestinesi che si sta compiendo in queste ore nella Terra Santa.
Vogliamo sapere cosa ne pensano coloro che ci rappresentano in Parlamento. Vogliamo conoscere i nomi di chi opera per la pace e di chi si è reso complice della guerra."
Fonte: Tavola della Pace