Sudafrica: la guerra sporca del governo contro i minatori illegali

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Foto: Unsplash.com

Il governo del Sudafrica ha dichiarato che non fornirà assistenza a un gruppo di minatori illegali intrappolati da circa un mese in una miniera abbandonata a Stilfontein, nella provincia di North West, neanche 150 chilometri da Johannesburg.

Questa decisione rientra in una strategia dell’esecutivo che mira a bloccare l’estrazione mineraria non legale. L’obiettivo è spingere i minatori a tornare in superficie così da poterli arrestare.

L’operazione, denominata in lingua zulu “Vala Umgodi” (Chiudi il Buco), condotta congiuntamente dal Servizio di polizia sudafricano (SAPS) e dalla Forza di difesa nazionale sudafricana (SANDF), ha portato finora all’arresto di numerosi minatori illegali nella zona.

Secondo le stime delle autorità, sottoterra a Stilfontein si troverebbero fra 300 e 450; non mancano le testimonianze che indicano invece che i minatori informali sarebbero addirittura fino a 4mila. La polizia ha sigillato gli accessi della miniera utilizzati per il trasporto di beni di prima necessità.

Miniere abbandonate

Negli ultimi anni, la chiusura di numerosi siti minerari ha spinto ex minatori e migranti illegali, provenienti dai paesi vicini, a praticare l’estrazione illecita per poter sopravvivere. Queste persone, note gergalmente come “zama zama”, che in zulu significa “prendere un rischio”, scavano in miniere abbandonate per estrarre oro destinato al mercato nero.

Spesso restano sottoterra per mesi, sostenendosi attraverso una rete clandestina di rifornimenti di cibo e beni essenziali.

Decisione dall’alto

La ministra per la presidenza, Khumbudzo Ntshavheni,, ha escluso qualsiasi forma di assistenza ai “zama zama”, ritenuti responsabili di atti criminali dal governo. «Non invieremo aiuti ai criminali. Non li abbiamo mandati noi lì, e non è nostro compito aiutarli» ha dichiarato la dirigente, ribadendo l’intenzione del governo di costringerli a uscire.

Da parte sua la portavoce della polizia nazionale, Athlenda Mathe, ha precisato che né poliziotti né soldati scenderanno nelle miniere abbandonate a causa degli elevati rischi per la loro incolumitò. Secondo Mathe, «le condizioni sottoterra sono insostenibili: ci sono gas pericolosi mentre prevediamo che i minatori siano pesantemente armati»...

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