Stop alla mattanza di agnelli e capretti

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Pasqua di pace ma non per gli animali: ogni anno in Italia si macellano 6.718.550 ovicaprini, di cui 4.923.619 agnelli. Secondo i dati Istat relativi al 2003, circa il 15% del totale degli agnelli viene macellato a Pasqua, ma a Natale la percentuale arriva al 40%.

Impressiona il dato sulla variazione della macellazione di agnelli nel periodo pasquale, se paragonata all'anno precedente: nell'aprile del 2003, mese in cui si celebrava la Pasqua, sono stati macellati 638.083 agnelli ovvero il 148.9% in più rispetto all'aprile del 2002 (fonte: elaborazioni Ismea su dati Istat). Questo conferma che la macellazione di carne ovicaprina registra una crudele impennata dettata dalla tradizione di consumare carne di agnello e capretto in occasione della festività religiosa della Pasqua.

Se poi consideriamo che gli agnelli rappresentano il 73% della carne complessivamente ottenuta dalle macellazioni di ovicaprini, risulta evidente quanto il peso della tradizione incida sul consumo della carne di questi animali, che mediamente si attesta sui 6,5-7 kg all'anno rispetto ai circa 83 kg complessivi di carne pro capite consumati dagli italiani ogni anno.

Per dire basta a questa tradizione di violenza sulle tavole italiane, la LAV propone un menù alternativo, completamente privo di ingredienti di origine animale ma ugualmente gustoso. Oltre a risparmiare migliaia di piccole vite, questa alternativa non farà rimpiangere i tradizionali menù, grazie a piatti come "crocchette di ceci e salvia su letto di indivia belga all'aceto balsamico" come antipasto, seguito da "troffie con pomodorini capperi e melanzane", "cotolette di seitan con patate" ed una "torta di riso" come dessert. Queste e altre ricette cruelty free, sono disponibili sul sito internet della LAV: www.infolav.org .

L'alimentazione vegetariana è sempre più riconosciuta anche in ambiti accademici come equilibrata e salutare. La scelta vegetariana è, infatti, adatta a tutte le fasce di età e di attività e protegge dalle numerose malattie causate direttamente o indirettamente dal consumo di carne.

Oltre alle motivazioni etiche di condanna di una Pasqua condita con il sangue degli agnelli, vi è un ulteriore motivo per preferire in maniera consapevole un menu vegetariano: c'è il rischio, infatti, che sui piatti dei pranzi di Pasqua e Pasquetta finiscano agnelli, capretti ed altri animali macellati clandestinamente negli stessi allevamenti rurali, spesso preferiti dai consumatori, nell'errata convinzione che simili sistemi di "zootecnia artigianale" garantiscano più genuinità delle carni. Il sistema dei controlli in questo settore è spesso inefficace ed a farne le spese oltre ai consumatori sono proprio gli animali, sfruttati e trasformati in macchine per la produzione. E' quindi necessario un deciso intervento di ristrutturazione dei servizi veterinari per potenziare i controlli sulle condizioni igienico-sanitarie degli animali negli allevamenti e dei mattatoi.

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