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Sri Lanka: il golpe di Kumaratunga
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Chandrika Kumaratunga, Presidente dello Sri Lanka ha revocato lo stato d'emergenza dichiarato il 5 ottobre scorso. Rimane comunque ancora sospeso il parlamento. La crisi istituzionale, innescata durante la visita negli Usa di Ranil Wickremesinghe - Primo Ministro cingalese principale avversario politico di Kumaratunga - sta facendo temere un'interruzione del processo di pace avviato l'anno scorso dal premier con i ribelli delle 'Tigri per la liberazione della patria tamil' (Ltte).
Le Tigri Tamil - formazione politico-militare di religione induista e attualmente subordinata alla maggioranza cingalese e buddista - stanno combattendo da oltre venti anni per ottenere l'indipendenza dallo Sri Lanka. Negli scontri tra fazioni governative e ribelli sono morte più di 65mila persone.
Poche ore prima del 'colpo di mano' di Kumaratunga, il partito della Libertà, cui appartiene la Presidente, aveva rifiutato la proposta delle Tigri Tamil per una loro maggiore indipendenza e autonomia.
Emanuele Giordana su Lettera 22 analizzando la situazione scrive "tutto si gioca proprio nel rapporto tra Kumaratunga e Wikramasinghe: la prima è una Presidente che ha il potere di sciogliere l'esecutivo e che comanda le forze armate ma non ha la maggioranza in parlamento; il secondo è l'uomo che ha sconfitto il suo partito alle elezioni del 2001 e che tutto ha scommesso sul processo di pace con la minoranza tamil (...) Una lettura possibile della crisi è quindi del tutto interna: una mossa forse per misurare il peso politico della presidente e capire fino in fondo da che parte stanno le forze armate, che la Costituzione vuole sotto il suo comando. Un modo inoltre per saggiare le capacità reattive del premier e le reazioni della comunità internazionale che, dall'Onu all'Unione europea, ha sempre appoggiato sia Wikramasinghe che il processo di pace".
Da Washington il premier Ranil Wickremesinghe cerca di minimizzare la portata dell'evento : "Fa parte della vita politica dello Sri Lanka. Per 25 anni abbiamo avuto alti e bassi. Anche se lo stato d'emergenza dichiarato dal presidente è un atto pericoloso quanto irresponsabile. E oggi dalla mia parte c'è la maggioranza del parlamento".
L'agenzia Misna dedica a questa delicata situazione quotidiani aggiornamenti sul Paese e schede che possono essere d'aiuto a capire quel che sta accadendo. [RB]