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Somalia: nuova ondata di scontri, emergenza nei campi profughi in Kenya
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"Una nuova ondata di scontri che infuria nella capitale somala Mogadiscio ha causato numerosi feriti e costretto migliaia di civili a fuggire" - riporta Medici Senza Frontiere (Msf). L'associazione umanitaria chiede a tutte le parti coivolte nel conflitto di "rispettare le strutture sanitarie e l'indipendenza dell'azione umanitaria". "Vista la scarsità di centri di salute accessibili in Somalia, è fondamentale che le persone possano accedere a quelle ancora funzionanti" - dichiara responsabile di Msf in Somalia.
Dopo due mesi di relativa quiete nei combattimenti nella capitale somala, nei giorni scorsi la violenza è tornata prepotentemente a invadere le strade di Mogadiscio. L'associazione chiede inoltre che le parti in conflitto rispettino "la neutralità delle strutture mediche e di avere la possibilità di continuare ad assistere i feriti e i malati a prescindere dal loro credo politico, religioso o militare".
E sempre Medici Senza Frontiere ha denunciato la drammatica situazione nei campi profughi al confine con il Kenya: "oltre 270mila rifugiati somali rischiano la fame, e stanno considerando di rientrare nelle zone di conflitto. "Il deteriorarsi della sicurezza ha ridotto notevolmente la portata dell’intervento umanitario nell’area del conflitto, ostacolando la distribuzione di aiuti agli sfollati" - riporta una nota dell'Unhcr. Un vasto numero di sfollati si sta dirigendo verso il corridoio di Afgooye, a sud-est di Mogadiscio, causando un’espansione dei disordinati campi improvvisati che sono sorti nell’area negli ultimi due anni e che ospitano già circa 400mila persone.
Come riporta un'ampia analisi di Nigrizia, le truppe etiopi sono rentrate in territorio somalo, dopo la recente avanzata degli islamisti. "L'Etiopia nega ma molte testimonianze lo confermano" - sottolinea Nigrizia. Gli attacchi di Al Shabaab e degli alleati islamisti hanno causato, dall'inizio dell'offensiva, i primi di maggio, oltre 100 vittime tra i civili e almeno 45mila nuovi sfollati. Nonostante si ostini a negare lo sconfinamento delle sue truppe, l'Etiopia ha lasciato intendere già dal suo ritiro a inizio 2009 che si sarebbe riservata il diritto di intervenire nuovamente in Somalia nel caso si fosse sentita minacciata dall'avanzata degli islamisti. [GB]