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Sobrietà
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Sobrietà. La parola è di giusta misura ed aiuta ad indicare un rapporto non di prevaricazione di persone e cose, terra e abitanti, produzione e consumi. Ha anche un suono eticamente gradevole, non severo e punitivo come "austerità", non lassista come "consumismo" ed affatto cattedratico. Sobrietà è la traduzione positiva della coscienza del limite. È preservare il creato: terra, aria e acqua. Trae vantaggio dal vento e dal sole.
Rima
Fa rima con sostenibilità, responsabilità, umanità, libertà, spiritualità, oblatività, onestà, umiltà, povertà, semplicità, equità, idealità, solidarietà, socialità ma soprattutto, per dirla con Tagliaferri, felicità.
Igiene
Significa anche liberazione dalle molte sirene mediatiche che fanno pressione, soprattutto sui più deboli, affinché s'indebitano per riempire le proprie case di cose.
Futuro
L'uomo dovrà educarsi a nuovi stili di vita che permettano di consumare meno energia e produrre meno merci. Insomma, quel "meno e meglio" che ci è caro.
Politica
Urge una forte politica che ridimensionino i diversi inquinamenti. Il segretario dell'Onu, Ban Ki Moon, in vista della prossima Conferenza di Copenaghen per un nuovo accordo sul clima, ci ricorda che "abbiamo un piede incollato sull'acceleratore e ci stiamo dirigendo verso un precipizio".
Giornata
A fine novembre c'è la "Giornata del non acquisto". Si propone di commemorare le vittime delle politiche orientate alla massimizzazione dei consumi.
Stile di vita
La "non sobrietà" s'insidia sin dentro la famiglia. Persino i compleanni dei bambini vengono spesso celebrati tra le cose che hanno sempre meno il sapore della festa.
Desistenza
Sempre un maggior numero di famiglie acquistano nelle botteghe del commercio equo e solidale o prediligono beni prodotti localmente. Optano per il biologico. Preferiscono la frutta di stagione e tralasciano l'esotica. Dicono no ai surgelati per evitare il dispendio energetico. Eliminano i prodotti usa e getta. Confezionano loro stessi i regali per gli amici. Riscoprono il gusto di cucinare, aggiustare, conservare. Insomma, tornano a vivere, sentendosi un po’ più disadattati ma anche un po’ più contenti. Beati loro.
Fabio Pipinato