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Siccità: le richieste delle associazioni ambientaliste
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La prolungata siccità di questa estate torrida sta mettendo a dura prova anche gli ambienti naturali: stagni, laghi e lagune costiere colpiti da crisi di ossigeno e morie varie di pesci, boschi e foreste percorse dal fuoco colposo e doloso favorito da un clima torrido e dal fattore vento.
Le Organizzazioni ambientaliste italiane hanno così indirizzato al Governo nazionale e agli enti locali precise richieste per superare l'emergenza ambientale
del nostro Paese.
Il WWF ha sintetizzato in 7 punti le sue richieste: Monitoraggio delle aree bruciate - investigazioni contro gli incendiari - premi dove non si brucia - stop a caccia e pesca - attenzione ai rimboschimenti- piano di prevenzione da febbraio - libertà dal carbonio.
L'associazione Verdi Ambiente e Società (VAS) ha invece indirizzato una lettera al Primo Ministro Silvio Berlusconi in cui denuncia la mancata o cattiva applicazione della legge Quadro del 2000. Tale inadempienza secondo VAS favorisce quella che vien definita "industria dell'incendio" fatta di voli di Canadair e di elicotteri privati, di appalti per attrezzature e di quelli per la riforestazione, del cambio d'uso dei terreni incendiati e di chi si aspetta un lavoro saltuario dall'opera di spegnimento.
Verdi Ambiente e Società chiede inoltre la sospensione della caccia e un maggior controllo sugli appalti per la riforestazione e il rimboschimento.
Greenpeace registra che solo in Italia i danni a breve termine alle colture causati da questa ondata di caldo ammontano a circa 5 miliardi di euro e chiede "chi può prevedere i danni a lungo termine? E chi pagherà i costi? Non certo le multinazionali del petrolio che fanno di tutto per sabotare l'accordo internazionale sul clima di Kyoto".
Fonti: WWF, VAS, Greenpeace.