Si ai professionisti nel volontariato, no ai volontari di professione

Stampa

Si all'impresa sociale, no alla trasformazione del volontariato in esclusivo profitto. Così Monsignor Giovanni Nervo, Direttore della Fondazione Zancan, al Convegno di "Veneto Responsabile" tenutosi ieri pomeriggio, sottolinea le sue preoccupazioni. "Siamo assistendo ad un processo in continua evoluzione" - spiega Monsignor Nervo. "Si è passati - continua - dal volontariato alla cooperativa di solidarietà sociale, che era funzionale all'inserimento delle persone svantaggiate, poi sono nate le cooperative sociali, che invece danno lavoro nell'ambito dei servizi, e poi ancora il no profit e l'impresa sociale. Oggi il no profit sottolinea particolarmente l'impresa. Dall'altra parte c'è un cammino delle imprese normali verso il sociale. Questa è una cosa importante, dato la responsabilità sociale dell'impresa è scritta anche nella costituzione. C'è però il pericolo che l'impresa sociale diventi un business". "Il compito del volontariato oggi, inteso come prestazione gratuita - sottolinea con preoccupazione Monsignor Nervo - è grande. Se il non profit, che è impresa sociale, utilizza il profitto, che deve comunque esserci, non per ridistribuirlo tra i soci, ma per destinarlo al miglioramento della società e dell'azione della cooperativa, questo è corretto. Ma se il non profit non mantiene i valori originari da cui è partito, cioè volontariato, solidarietà, difesa dei diritti, molto rapidamente diventerà profit". Il rischio - ammonisce Monsignor Nervo - è che il non profit scompaia o venga assorbito dal profit. E questo sta già avvenendo. Non è possibile dare una valutazione globale del fenomeno, perché esistono situazioni differenziate, ma siamo in evoluzione. A Civitas ho visto una gran quantità di iniziative, che partono dal volontariato di servizio, ma col tempo, se non si sedimentano i valori originari, sono destinate a diventare profit. Un controllo è difficile. Dall'alto non si può fare, perché l'impresa è libera. Ma il controllo può venire da una presenza molto forte del volontariato come prestazione gratuita. C'è una grande commistione e una grande confusione. L'attività delle cooperative e delle imprese sociali ha grande importanza,ma bisogna tenere presente che è una forma di attività economica alternativa a quella liberista. E' economia sociale. Le due cose possono convivere ma hanno valori diversi. L'una ha valore primario profitto, l'altra ha valore primario servizio. Il volontariato qui ha una funzione molto importante, ma deve mantenere la sua identità di gratuità". Rispetto al fenomeno della formazione di volontari professionisti attraverso il Servizio Civile, corsi universitari e stage Monsignor Nervo commenta: "I dati sul volontariato presentati dalla Fivol sono impressionanti. Ci sono in Italia 60.000 persone che lavorano, retribuite, nelle associazioni di volontariato. Non è certo una cosa negativa. E' positivo che si creino posti di lavoro, purchè siano pagati regolarmente e non sia un mercato nero sottocosto. Però il lavoro a fini di profitto perde i valori del volontariato. I valori di fondo del volontariato vanno comunque coltivati, perché altrimenti il rischio è che si trasformi tutto in profit". Ma dal suo osservatorio privilegiato Monsignor Nervo sostiene che il volontariato non è comunque in calo, anzi. "In realtà non c'è un pericolo di scomparsa di associazioni di volontariato - spiega - o di diminuzione di volontari. C'è un pericolo di protagonismo, e ci sono forse troppe bandiere".

Ultime notizie

Il blocco del porto di Trieste

16 Settembre 2025
Il blocco del porto di Trieste contro le armi per Israele e per l’applicazione del Trattato di pace. La mobilitazione di USB. (Laura Tussi)

L’E-Mobility in stallo?

15 Settembre 2025
La mobilità elettrica potrebbe scaricarsi: colpa di costi, filiere e infrastrutture. (Alessandro Graziadei)

Dossier/ Materie prime critiche (3)

14 Settembre 2025
La transizione energetica richiede un aumento vertiginoso della disponibilità di minerali critici come litio e rame. (Rita Cantalino)

La scheggia impazzita di Israele

12 Settembre 2025
Tel Aviv colpisce, implacabile, quando e come gli pare, nella certezza dell’impunità interna e internazionale. (Raffaele Crocco)

Eternit e panini kebab

10 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad