Se abbandoni un animale, il problema sei tu!

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Un quadro allarmante quello delineato da ENPA, Ente Nazionale Protezione Animali, disegnato con dati che sono confluiti alla sede centrale dalle 168 sedi locali e che purtroppo confermano un peggioramento nel trend degli ultimi anni. Gli abbandoni e le cessioni di animali domestici sono aumentati del 20% rispetto al 2021, le adozioni sono diminuite del 10% e chi adotta, nel 75% dei casi, vuole solo cuccioli.

E aggiungiamo che solo la Protezione Animali nel 2022 si è presa cura di 139.471 animali, ne ha ospitati 51.707 e ne ha accuditi sul territorio 47.822, ha soccorso 19.619 animali e ne ha sterilizzati 20.323 (tra cani e gatti). Numeri da capogiro, che alimentano la preoccupazione e che dovrebbero ampiamente far riflettere sul senso di responsabilità (o sulla sua mancanza) in una scelta impegnativa, certo gratificante e importante, ma che va anche ponderata cum grano salis per evitare inutili sofferenze. 

Ecco perché durante l’estate 2023 ENPA ha lanciato la campagna antiabbandono “Basta scuse”, con l’intento di porre l’attenzione su scelte inqualificabili le cui conseguenze ricadono su cani e gatti, ma anche su di noi (a partire dagli incidenti provocati sulle strade).

Con la diminuzione delle adozioni”, dichiara Carla Rocchi, Presidente nazionale ENPA, “e l’aumento degli abbandoni e delle cessioni, è quanto mai fondamentale sensibilizzare le persone in vista delle vacanze estive. Per la nostra campagna abbiamo scelto il tema “Basta scuse” proprio perché osserviamo che la cessione degli animali, nuova frontiera degli abbandoni legalizzati, gira spesso attorno agli stessi argomenti, spesso mere scuse”. Che le persone possano trovarsi in situazioni difficili non previste (e con questo non intendiamo “dover andare” in vacanza e non voler/poter portare il proprio animale) e che sia a volte complicato gestire il proprio amico a 4 zampe è comprensibile, ma proprio per questo è importante costruire e affidarsi a una rete di sostegno che possa entrare a supporto nel momento del bisogno. Prima ancora però è necessario riflettere consapevolmente su una scelta di adozione, anziché agire di impulso senza aver valutato a tavolino le implicazioni.

In ogni caso, l’abbandono non è mai giustificabile.

Se è vero dunque che difficoltà legate a problemi economici sono una realtà e che si potrebbe e dovrebbe fare parecchio per alleviare queste situazioni, accogliere un cane o un gatto in casa deve comunque essere una scelta ragionata, che preferibilmente valuti l’adozione anziché l’acquisto e che tenga in considerazione anche l’età dell’animale adottato, che non necessariamente dev’essere un cucciolo come invece emerge nella maggior parte dei casi e delle richieste. Inoltre nella scelta va considerata anche l’incidenza sul budget di casa: “Mantenere un cane in buona salute costa circa 120 euro al mese” prosegue Rocchi, e “quando poi subentrano malattie e problemi di salute i costi lievitano notevolmente. Il fattore economico incide quasi per il 50% delle cessioni. Cosa aspetta il Governo italiano a introdurre la riduzione dell’Iva al 10% per le spese di cibo e prestazioni veterinarie? Bisogna aiutare subito le famiglie”.

Per il momento, i dati delineano uno scenario triste e allarmante: sono 127 al giorno gli animali abbandonati, e il numero è destinato ad aumentare in estate, non solo al sud. Il 2023 è un anno da record, negativo. Solo nel mese di luglio i volontari ENPA hanno recuperato 2.354 cani. Il timore – e il sospetto – è che spesso quella del disagio economico diventi una scusante all’abbandono – che ricordiamo è un reato penale – a copertura di motivazioni di altro tipo, che includono purtroppo anche la pigrizia nel trovare soluzioni alternative più responsabili non solo per gli animali, ma anche per gli uomini. Un lavoro culturale attende all’orizzonte, ed ha a che vedere con la responsabilità e il rispetto nei confronti dell’ambiente più in generale.

Anna Molinari

Giornalista freelance e formatrice, laureata in Scienze filosofiche, collabora con diverse realtà sui temi della comunicazione ambientale. Gestisce il progetto indipendente www.ecoselvatica.it per la divulgazione filosofica in natura attraverso laboratori e approfondimenti. È istruttrice CSEN di Forest Bathing. Ha pubblicato i libri Ventodentro (2020) e Come perla in conchiglia (2024). Per la testata si occupa principalmente di tematiche legate a fauna selvatica, aree protette e tutela del territorio e delle comunità locali.

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