Scrittori per le foreste

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Ottomila anni fa larghi tratti di foresta primaria coprivano almeno la metà del pianeta, oggi solo un quinto di quelle foreste è sopravvissuto. 140.000 chilometri quadri di foresta tropicale scompaiono ogni anno e il consumo di cellulosa è destinato a crescere secondo le ultime stime della FAO.
Per invertire questa tendenza Greenpeace ha deciso di contattare in tutto il mondo alcuni scrittori sensibili al problema della deforestazione e li trasforma in portavoce presso le case editrici affinchè si fermi la deforestazione. La richiesta fatta alle aziende è di spostare tutta o parte della loro produzione su carta riciclata o su carta certificata FSC.

I risultati ottenuti in Canada, primo paese coinvolto nel progetto, sono davvero incoraggianti: venti case editrici hanno aderito all'iniziativa, è stato registrato un alto gradimento dei lettori che, per oltre l'80%, dichiarano di preferire l'acquisto di libri in carta riciclata, anche se con un aumento del 5% sul prezzo, 45 scrittori hanno firmato l'appello,1.500.000 libri sono stati stampati su carta riciclata, è stata ottima la risonanza mediatica, con articoli anche sulla stampa internazionale
Ora anche gli scrittori italiani si mobilitano. Molti di loro stanno aderendo al progetto di Greenpeace e stanno contattando le case editrici e chiedono di stampare il loro prossimo libro su carta ecologica.
L'Italia è purtroppo uno degli ultimi paesi europei nel riutilizzo della carta. La nostra industria cartaria utilizza di preferenza cellulosa vergine a fibra lunga che proviene dall'abbattimento di alberi millenari a crescita lenta.[MDT]

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