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Scioperi e privatizzazioni in Sud America
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In Venezuela continua il braccio di ferro tra il presidente Hugo Chavez e suoi oppositori, mobilitati dal 2 dicembre scorso in uno 'sciopero illimitato' che sta spaccando il Paese. L'esercito venezuelano ha arrestato l'equipaggio di una petroliera, la cui adesione allo sciopero del 5 dicembre diede inizio alla fase più dura dello scontro politico. "Lo sciopero non è altro che un tentativo di sabotare l'attività petrolifera", ha sottolineato Chavez , annunciando la ripresa delle esportazioni malgrado tutto. Intanto gli USA hanno stipulato con il Chile un accordo bilaterale di libero scambio che sarà un prima apertura verso l'ALCA, l'accordo delle Americhe che chiede di liberalizzare il commercio. E sull'ALCA è intervenuto l'argentino Adolfo Pérez Esquivel, premio Nobel per la pace nel 1980, definendolo "area di libera colonizzazione americana". Lo scorso marzo è stata bandita una gara tra i paesi più poveri del mondo che devono dimostrare di comabattere la corruzione seguendo i principi del libero mercato per vincere una somma pari a 5 miliardi di dollari. La privatizazione è già una realtà difficile in Argentina. L'imprenditore italiano Benetton dopo aver acquistato una buona parte della Patagonia, ha accusato di occupazione la popolazione mapuche. E per l'Argentina si propone una mobilitazione internazionale per i prossimi 20 e 21 dicembre
Pubblicato il: 16.12.2002
" Fonte: » Selvas, Indymedia, IPSnews;
" Approfondimento: » Argentina Indymedia;