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Salute: buone le conclusioni di Budapest, ora tocca ai governi
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Azioni per ridurre l'inquinamento indoor, per abbattere lo smog da traffico, per fermare i cambiamenti climatici, per bloccare l'inquinamento dell'acqua, per adottare il principio precauzionale di fronte alle migliaia di sostanze chimiche di cui ancora non si conoscono tutti i potenziali effetti negativi. "Il ventaglio di proposte messe in campo dall'Oms e accolte dai 52 Paesi europei per migliorare la qualità sanitaria e ambientale dei paesi europei è davvero positivo". Così Legambiente ha commentato la conclusione dei lavori della Quarta conferenza interministeriale dell'Oms su "Ambiente, salute e infanzia" che si è chiusa ieri a Budapest.
"Tomorrow's children will be our judges" (I bambini di domani saranno i nostri giudici) - titola il documento finale dei ministri europei. "Su molti temi l'Oms ha dato qui a Budapest un contributo importante a tutto il movimento ambientalista" - ha sottolineato Stefano Ciafani, coordinatore scientifico di Legambiente. Gli esperti dell'Oms hanno infatti portato una testimonianza scientifica sulla stretta correlazione tra deterioramento della qualità ambientale e salute e sugli effetti nocivi dell'inquinamento soprattutto sulle nuove generazioni. "Spetta ora - ha continuato Ciafani - a un'Unione Europea allargata e all'insieme degli altri Paesi continentali dare seguito al ragionamento avviato a Budapest, a partire dalla lotta alle emissioni di gas serra, a un nuovo scenario energetico che punti sulle rinnovabili e abbandoni definitivamente il nucleare, a un nuovo modello di trasporti meno energivoro e meno inquinante dell'attuale".
Legambiente ha espresso anche soddisfazione per la scelta dell'Italia come sede della prossima conferenza interministeriale dell'Oms. "Ci auguriamo che sia una occasione per il nostro Paese - ha concluso Ciafani - per far diventare davvero centrali i temi della salute e dell'ambiente".
Da una ricerca presentata alla Conferenza, in Europa circa 50mila bambini entro i 4 anni d'età muoiono per gravi infezioni respiratorie causate dall'inquinamento domestico. Più in generale, l'Oms ha sottolineato come nelle aree più a rischio, soprattutto i centri urbani e le zone industriali, l'inquinamento atmosferico faccia crescere del 50% tra i più piccoli la possibilità di contrarre patologie acute dell'apparato respiratorio.
Per illustrare l'impatto dell'ambiente sulla salute dei bambini, l'Oms ha presentato alla Conferenza ministeriale europea il rapporto Atlas. Ogni anno più di 3 milioni di piccoli al di sotto dei 5 anni di età e vittima dell'inquinamento di acqua e aria,cambiamenti climatici e altri pericoli presenti nell'ambiente: fattori questi che rappresentano il 40% il tasso di mortalità infantile. [GB]