Roma: nasce la Corte Penale Internazionale

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E' entrato in vigore il Trattato di Roma del 1998, costitutivo del Tribunale penale internazionale permanente. Grazie alle ultime 4 ratifiche, i 18 giudici internazionali dovrebbero diventare operativi a partire dal prossimo luglio e saranno chiamati ad occuparsi di crimini di guerra e contro l'umanità, compreso il genocidio. Finora sono 60 paesi, ma altri 135 hanno firmato lo statuto e nel tempo lo inseriranno all'interno del proprio ordinamento. Tra gli assenti ancora gli Stati Uniti che come ricorda Noam Chomsky, dopo aver aderito alla risoluzione ONU sulla Palestina per l'applicazione del Piano Mitchell e l'introduzione di osservatori internazionali, hanno boicottato gli incontri internazionali del 5 Dicembre a Ginevra (ai quali parteciparono l'Unione Europea e persino l'Inghilterra) nell'ambito dei quali si riaffermava l'applicazione della Quarta Convenzione di Ginevra ai territori occupati. La Corte non ha competenza universale: avrà giurisdizione solo sui cittadini degli Stati che hanno aderito allo Statuto e su quanti commettessero crimini nel territorio di questi Stati. Il genocidio è già discusso nel diritto dei paesi da leggi nazionali e dalle reti di organizzazioni quali Prevent Genocide International. Nelle scelte di politica economica rischia di indispettire sia il padronato sia i sindacati. Due esempi: la legge che prevede l'esproprio delle terre o quella sulla riforma della pesca che sembra penalizzare più che incentivare l'industria ittica.
Pubblicato il: 10.04.2002
" Fonte: » Rai News 24, Misna, Zmag Italy, Studi per la pace;

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