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Rom: viaggiatori senza viaggio in Europa
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Banca Mondiale, Commissione Europea e Governi dei paesi dell'Europa centro-orientale hanno lanciato recentemente un programma decennale per l'integrazione della minoranza Rom nell'Europa di domani. Intanto Le Monde Diplomatique e Redattore sociale sottolineano le discriminazioni subite dagli zingari anche in questa parte d'Europa.
Il decennio che andrà dal 2005 al 2015 sarà dedicato all'inclusione dei Rom nella società europea. L'idea è stata lanciata in una conferenza tenutasi il 30 giugno e il 1 luglio a Budapest. Ridurre la povertà, aumentare il livello scolastico, la situazione sanitaria, lavorativa ed abitativa della comunità rom dell'Europa centro-orientale. Questi alcuni degli obiettivi che si sono posti i governi dell'area, la Banca Monidale e la Commissione europea.
"Gli stati membri dell'UE hanno spesso sviluppato politiche a favore dei Rom che risiedono nell'Unione ma non sempre raggiungendo i risultati sperati" ha tenuto a precisare Anna Diamantopoulou, Commissaria europea per il lavoro e gli affari sociali. Secondo un rapporto della Banca Mondiale vivono in Europa dai 7 ai 9 milioni di Rom, in condizione spesso di estrema povertà.
Intanto Le Monde Diplomatique di luglio mette in evidenza in un proprio reportage tutte le difficoltà che si incontrano anche in Europa occidentale quando si tratta di comunità rom. "Tra tutte le vittime di discriminazioni sono gli zingari quelli che suscitano - e di gran lunga - il rifiuto più ampio". Le Monde Diplomatique descrive una Francia che cerca di trovare un proprio equilibrio tra una legge che tutela fortemente i nomadi, la cosiddetta legge Besson, ed un clima securitario emergente creato in particolare dal Ministro degli interni francese Nicolas Sarkozy.
Redattore Sociale riporta che il Comune di Napoli, in seguito alla cacciata di cento nomadi d'origine rumena dal comune di Saviano ad opera di esponenti del centro destra e cittadini, ha deciso di realizzare un centro d'accoglienza. "Sebbene lasciato da solo a fronteggiare questa emergenza da chi è istituzionalmente deputato ad affrontare la problematica dell'immigrazione - ha dichiarato l'assessore agli Affari Sociali, Raffaele Tecce - il Comune di Napoli vuole cogliere questa occasione per realizzare in tempi brevi un centro di accoglienza che possa consentire anche in futuro di dare temporanea ospitalità a chi, per motivi di indigenza o persecuzione politica, cerchi aiuto e solidarietà nella nostra città".
Fonti: Redattore Sociale, IPS, Le Monde Diplomatique;