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Rischi per lo stato di diritto in Venezuela
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Si allarga il fronte anti-Chavez in Venezuela. Esponenti della Forza armata venezuelana (Fan) si sono infatti uniti all'opposizione nel tentativo di portare a termine il secondo colpo di stato per spodestare il presidente Hugo Chavez. Il bilancio delle vittime è alto, si parla ormai di un centinaio di morti negli scontri. Grave è inoltre la restrizione delle libertà di espressione - denunciata anche da Amnesty International che tramite Ignacio Sainz, direttore aggiunto del programma regionale per le Americhe - ha espresso la propria preoccupazione per l'aggravarsi della crisi socio-politica in corso nel Paese sudamericano. "Si percepiscono i sintomi di qualcosa che si può chiamare una 'decomposizione' delle istituzioni democratiche", ha asserito Sainz. L'Osservatorio Globale dei Media venezuelano ha indirizzato una lettera all'opinione pubblica, ricordando il diritto costituzionale a ricevere un'informazione imparziale, corretta e pluralista. "In quest'ultimo anno - precisa l'Osservatorio - questi diritti non sono stati rispettati dalla maggioranza dei media venezuelani, tutto ciò ha condotto i cittadini a una carente percezione degli accadimenti nazionali". Oggi, come la scorsa primavera, è il petrolio ad essere la causa dei movimenti golpistici, essendo il Venezuela il secondo esportatore mondiale di oro nero e uno dei primi partner commerciali statunitensi. Ignazio Ortega, relatore al Seminario "Veraz", ha analizzato la situazione petrolifera del Paese rileggendo la manipolazione dei media e la neutralizzazione di tutte le componenti istituzionali avverse a un cambio strutturale della politica petrolifera venezuelana, come obiettivi di chi vuole sovvertire il potere nel Paese.
Pubblicato il: 25.11.2002
" Fonte: » Misna, Erroneo, Peacelink, Alainet, Selvas;
" Approfondimento: » Dossier America Latina;