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Richiedenti asilo: hanno diritto all’accoglienza, ma vivono in strada
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Foto: Facebook.com
A fine giugno l’associazione Ciac onlus di Parma denunciava che, in via Cavestro, proprio davanti alla loro sede, dormiva da qualche tempo un gruppo di persone, per la maggior parte originarie del Pakistan e del Bangladesh.
Si trattava di migranti arrivati in Italia attraverso i Balcani che avevano presentato la richiesta di protezione internazionale alla questura di Parma.
Erano richiedenti asilo, che dormivano su un marciapiede nel centro della città.
«Tutti coloro che si vedono in via Cavestro hanno presentato alla Prefettura la richiesta di inserimento nei Cas», dice Ciac onlus, che, insieme ad altre realtà del territorio, ha scritto una lettera al prefetto per chiedere un’accoglienza dignitosa per queste persone.
A distanza di alcune settimane, alcune di loro sono ancora lì, altre si sono aggiunte e dalla prefettura non c’è stata alcuna risposta.
Altro che accoglienza: richiedenti asilo in strada dopo aver vinto i ricorsi
Al momento sono una ventina le persone che sono in strada a Parma, monitorate dal Ciac. «Sei hanno già formalizzato la domanda di asilo a gennaio, altre 14 aspettano da maggio di poterlo fare. Tra loro ci sono persone che hanno vinto i ricorsi al tribunale e hanno diritto all’accoglienza», racconta Gazmir Cela, responsabile dell’area legale del Ciac.
A gennaio sono stati presentati (e vinti) 11 ricorsi presso il tribunale di Bologna per chiedere che la richiesta di asilo di altrettante persone venisse registrata...
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