Ricatti senza limiti dopo il G90 con la bozza finale e le divisione interna UE

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La ministeriale della WTO di Cancùn entra sempre più nel vivo: è arrivata la nuova bozza della dichiarazione finale e le prossime ore le discussioni si terrano solo nelle "Green Room" che saranno ristrette solo ai capi delegazioni. Incontri bilaterali e multipli, purché ristretti, senza regole. Secondo la Campagna "Questo mondo non è in vendita" il gioco dei ricatti senza limiti è iniziato e tutto quello che si è detto fino ad oggi diventa carta straccia. Le Green Room sono uno dei simboli in negativo del WTO per mancanza di democrazia e di trasparenza.

Intanto i paesi meno sviluppati, l'Unione africana e il gruppo Africa-Caraibi-Pacifici (ACP) si sono coalizzati nel G90 per avere almeno accesso con un ministro che li rappresenta alla green room. Il gruppo di paesi ha trovato una convergenza su agricoltura, prodotti industriali, sviluppo e nuovi temi. L'idea di un''alleanza tra poveri' per contrastare le posizioni dei paesi più ricchi era nata a metà agosto per opporsi alla proposta di riforma dell'Accordo sull'Agricoltura (AoA) di Europa e USA. Brasile, India e Cina hanno capitanato una coalizione di 16 paesi per rigettare quello che pare solo un debole compromesso.

Sul fronte europeo sono sei i paesi che ormai contestano apertamente la linea di Lamy sull'espansione del Wto: Regno Unito, Svezia, Olanda, Danimarca, Irlanda, Belgio. Molti dubbi rimangono sulla posizione della presidenza italiana dell'UE che ha fallito per ora l'unico obiettivo del governo Berlusconi sulle denominazioni geografiche e si sta allineando totalmente alle posizioni del commissario Lamy. Lo stesso Lamy ha trovato le porte chiuse per il via libero sul negoziato dei temi di Singapore (le regole sugli investimenti, la concorrenza, gli appalti e le facilitazioni al commercio) visto il no del sud del mondo e lo scarso interesse Usa, in particolare sulla questione investimenti. I quattro temi sono stati slegati ("unboundled") ed adesso si aprono altre dinamiche.

Con la partecipazione di circa 5.000 persone si è svolto a Cancun il corteo del 13 settembre che i coreani hanno aperto con un drago di cartapesta seguiti dalle altre delegazioni internazionali; la manifestazione ha vissuto il suo culmine con il blocco di circa 1500 persone dove quando hanno raggiunto il chilometro 0 (la linea rossa che sta a 9 km dalla sede del vertice) hanno aperto un buco con delle tenaglie nella barriera metallica che protegge la zona Hotelera. Le reti di sbarramento sono due, a distanza di un metro l'una dall'altra. Poi c'era la polizia in assetto antisommossa e poi altri blocchi più avanti, verso il convention center. In Italia nel giorno di mobilitazione internazionale si sono svolte iniziative in più di 50 città italiane con protagoniste le Botteghe del Commercio Equo e i nodi della Rete di Lilliput che hanno distribuito acqua gratuita assieme alle informazioni in diretta da Cancùn. In provincia di Pistoia, tra Agliana e Quarrata, circa 5000 persone hanno manifestato sotto lo slogan "Questo Mondo Non è In Vendita" assieme a Giancarlo Caselli, Alex Zanotelli Luigi Ciotti, Gherardo Colombo e Beppe Grillo.

Fonte: Carta, Campagna Questo mondo non è in vendita, Roba dell'altro mondo, Azione Aiuto;

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