Rd Congo: rilanciati i progetti di sfruttamento petrolifero nel bacino del Congo

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Foto: Unsplash.com

La preziosa foresta primaria del bacino del fiume Congo, secondo polmone verde del pianeta, torna ad essere gravemente minacciata da progetti di estrazione petrolifera.

In evidente contrasto con l’immagine che Kinshasa vuole dare di attore chiave nella protezione ambientale, nel tentativo di trarre il massimo beneficio possibile dal controverso commercio dei crediti di carbonio, lo scorso 2 maggio il governo della Repubblica democratica del Congo ha dato il via libera all’assegnazione di ben 52 nuovi blocchi petroliferi nella Cuvette Centrale, una vasta zona verde con un patrimonio inestimabile di biodiversità.

A denunciare la mossa del governo congolese è una coalizione di 176 ONG, locali e internazionali, denominata Notre Terre Sans Pétrole (NTSP), che chiede l’immediata cessazione di questo processo, l’annullamento dei tre blocchi di estrazione petrolifera e di gas già assegnati e una moratoria completa sull’esplorazione e lo sfruttamento di idrocarburi nella Rd Congo.

La coalizione chiede inoltre ai partner internazionali, ai donatori, alle agenzie multilaterali e alle aziende di non sostenere, finanziare o partecipare a questi progetti distruttivi, che “tradiscono le aspirazioni del popolo congolese a un futuro di pace, giustizia e dignità”.

Politica incoerente

L’appello, riportato dall’emittente delle Nazioni Unite Radio Okapi, evidenzia la “grave incoerenza” del massiccio rilancio dei progetti di esplorazione petrolifera nel cuore del bacino del Congo. Un progetto che “sta mettendo a repentaglio gli ecosistemi forestali più densi e ricchi del paese, rilasciando enormi quantità di carbonio e minacciando la biodiversità”.

“Il coinvolgimento di esperti del ministero dell’Ambiente nelle valutazioni di questi progetti – sostiene NTPS – non può mascherare la realtà: il governo sta cercando di dare risalto a una politica che è fondamentalmente incompatibile con la tutela dell’ambiente, il rispetto dell’accordo di Parigi e gli impegni nazionali e internazionali del paese”...

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