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Quale impatto migratorio della guerra sull'Europa?
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Buona parte degli spostamenti di popolazione potrebbero interessare direttamente il territorio dell'Unione europea. Senza ipotizzare scenari apocalittici, peraltro possibili (bombe chimiche usate dal regime contro la sua stessa popolazione; nubi tossiche provocate dall'incendio di pozzi petroliferi), è certo che la guerra sconvolgerà un paese in cui 13-15 milioni di persone (più di metà della popolazione totale) sopravvivono attualmente grazie alle razioni governative. La pianificazione dell'Alto Commissariato per i Rifugiati si è basata finora su un target indicativo di 600.000 persone. Ma lo stoccaggio di cibo alle frontiere, avviato dal Programma alimentare mondiale (PAM), riguarda un numero ben più elevato di persone. A metà febbraio il vertice interagenzie delle Nazioni Unite faceva previsioni di 1,5-2 milioni di profughi, la maggioranza dei quali si riverserebbe sull'Iran, la Giordania e la Turchia. Come reagiranno i paesi confinanti? La Turchia con la decisione di "invasione tecnica" per allestire strutture di accoglienza per gli sfollati viola sostanzialmente il divieto di refoulement enunciato dall'articolo 33 della Convenzione di Ginevra. il Comitato parlamentare Schengen-Europol-Immigrazione in Europa potrebbero giugere 1.200.000 profughi iracheni.
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