Quale futuro per l’Iran?

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Foto: Unsplash.com

La morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi in un incidente in elicottero nel nord dell’Iran, vicino al confine con l’Azerbaigian, è ancora avvolta nel mistero. Le teorie del complotto hanno sin da subito puntato il dito sul fatto che, in un momento di accresciute tensioni tra Iran e Israele, l’elicottero su cui viaggiava Raisi è decollato dal suolo del Paese azero, che ha noti rapporti militari e di intelligence con Israele.

Tuttavia, l’incidente può essere spiegato in modo più prosaico, considerando quindi che Raisi volava in pessime condizioni meteo su un vecchio elicottero Bell 212, che probabilmente – anche a causa delle sanzioni – non è stato adeguatamente mantenuto nel corso degli anni. In ogni caso Mohammad Baqeri, Capo di Stato maggiore delle Forze Armate iraniane, ha incaricato il generale Ali Abdollahi, vice capo di Stato Maggiore, di guidare una squadra che indaghi le cause dell’incidente.

Sono due le ragioni principali per cui la morte del presidente iraniano Ebrahim Raisi e del suo il ministro degli Esteri Amir Abdollahian sono politicamente importanti, in particolare per il contesto interno. La prima è che Ebrahim Raisi era, secondo numerose fonti, la scelta preferita di Ali Khamene’i per la sua successione come Guida Suprema della Repubblica islamica, ancor più di suo figlio Mojtaba Khamene’i. La seconda, strettamente connessa alla prima ma di portata più ampia, è che Raisi, tra gli ultimi cinque presidenti iraniani, è stato senza dubbio, se non sicuramente, il più allineato alle visioni esterne ed interne della Guida Suprema, sin da quando quest’ultimo ha iniziato il suo mandato nel 1989, dopo la morte dell’Ayatollah Khomeini.

Come ha sottolineato l’ex negoziatore sul nucleare iraniano Seyed Hossein Mousavian, sia l’ex presidente riformista Mohammad Khatami, che i pragmatici Ali Hashemi Rafsanjani e Hassan Rouhani, e persino il populista Mahmoud Ahmadinejad, in misura diversa, hanno avuto disaccordi o addirittura tensioni con Khamene’i durante il loro mandato, fossero esse legate a questioni interne o alla politica estera dell’Iran...

L'articolo di Lorenzo Floriani segue su Atlanteguerre.it

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