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Proposte e insicurezze per il summit WTO
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Gli sviluppi della crisi internazionale mettono a rischio la conferenza ministeriale dell'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) prevista dal 9 al 13 novembre. Lo spostamento della conferenza lontano dai paesi islamici potrebbe non solo urtare la sensibilità di molti stati arabi moderati, ma dare la vittoria a Bush per il tanto agonato "Trade Promotion Authority" con il quale il presidente può negoziare i trattati commerciali internazionali senza che il Congresso possa interferire nel corso della trattativa. I punti focali della conferenza saranno l'agricoltura (di cui è disponibile il documento relativo) e ambiente. L'Unione Europea non è soddisfatta della parte riguardante l'ambiente e quindi propone, oltre all'avvio di negoziati più ambiziosi per il clima (come commenta Greenpeace), l'introduzione del principio di precauzione, una revisione dei TRIPs per renderli compatibili con la convenzione sulla biodiversità e gli altri (Multilateral Environmental Agreements) MEA. Intanto le ONG hanno chiesto, presentando un documento comune, una maggiore trasparenza nei confronti della società civile. La "Campagna STOP Millenium Round" ha predisposto un dossier sull'accordo sul Commercio dei Servizi, l'ormai noto GATS. Per l'Italia, la rappresentanza nella decisione sulle controversie nell'ambito dell'OMC è affidata al Prof. Giorgio Sacerdoti, in passato già consulente della Banca Mondiale.
Pubblicato il: 17.10.2001
" Fonte: » Campagna Stop Millenium Round, Greenpeace, International Center for Sustainable Development;
" Approfondimento: » Wtowatch.org, Rete di Lilliput, Amici della Terra;