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Presentato il programma di Civitas e Wsa
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Si è svolta presso la Fiera di Padova, la conferenza stampa di presentazione del programma della nona edizione di Civitas. Numerosi i giornalisti intervenuti e articolata la scaletta dei relatori. Erano infatti presenti Antonio Sambo, coordinatore di Civitas; Andrea Olivi, direttore della Fiera; Iles Braghetto, presidente della Prima commissione della Regione Veneto; Antonio De Poli, assessore regionale Politiche sociali volontariato non profit; Marco Marin, assessore Servizi sociali, rapporti con il Terzo settore Comune di Padova; Antonio Papisca, direttore Centro Diritti dell'uomo, Università di Padova; Maurizio Frassin portavoce del Forum Terzo settore Veneto; Marco Santori, direttore della World Social Agenda; Mauro Cereghini, coordinatore dell'Osservatorio sui Balcani; Stefano Edel, consigliere Associazione Stampa veneta insieme. Tra i temi affrontati, la fattiva collaborazione esistente tra il Terzo settore e le Istituzioni regionali del Veneto che lavorano nel dare vita a Civitas; i grandi filoni tematici legati all'attualità che ispireranno la prossima edizione di Civitas; le attese che il Terzo settore ripone nel ricco calendario degli appuntamenti culturali. E infine, è stato annunciato ufficialmente il concerto di Marco Masini, la sera di domenica 2 maggio a ingresso libero.
Pronta anche l'agenda degli appuntamenti sul sud est Europa a Civitas che affronterà le sfide dell'Europa allargata. Il 2004 rappresenta un momento cruciale nel processo di allargamento dei confini dell'Unione. Entreranno a farne parte dieci nuovi Paesi che saranno tra i protagonisti del nuovo futuro europeo. "Cittadinanza europea - Azioni per la Qualità della Vita della Persona e delle Comunità" è il titolo del progetto centrale che verrà proposto a Civitas 2004. Assieme a Civitas è curato dall'Osservatorio sui Balcani, tra i primi in Italia ad evidenziare il carattere imprescindibile di un'Europa allargata anche ai vicini del sud est Europa: per superare le contraddizioni di un'area balcanica dove ancora non si può parlare di pace; per superare le contraddizioni di un'Europa mutilata, non ancora in grado di far valere il suo portato sullo scenario internazionale.
Altre fonti: Civitas Online