Popolo Kurdo NATO tra gli interessi UE

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La Turchia da due anni è paese candidato a membro dell'Unione Europea, nonostante i diritti della popolazione di minoranza kurda siano quotidianamente violati. Anche quest'anno, in occasione del Newroz, il nuovo anno kurdo che sarà celebrato il prossimo 21 marzo, una corposa delegazione di osservatori internazionali visiterà il paese per sorvegliare il comportamento delle forze militari che gli anni scorsi hanno assediato la festa con armi, panzer e soldati. Il massacro, avviato il 19 dicembre 2000 con l'irruzione dell'esercito turco in venti penitenziari politici in sciopero della fame, si prolunga ora nelle celle d'isolamento e negli ospedali. Intanto è stato annunciato che il PKK si dissolverà per quella che è la sua forma corrente e si ristrutturerà e combatterà per i diritti del popolo kurdo attraverso strumenti legali. Ed è proprio la Turchia che fecendo parte della NATO viene privilegiata nei rifornimenti di armi. La NATO, se la Russia accetta di entrare, si trasformerà da Alleanza difensiva in una organizzazione politica e di sicurezza che abbraccia tutti i Paesi dell'ex Patto di Varsavia. Gli attuali 19 paesi prendono precauzioni ottenendo che Mosca non abbia il diritto di veto sugli interessi vitali dei Paesi Nato, né le si potrà applicare l'articolo 5 che prevede l'intervento militare di tutta l'alleanza in caso di attacco ad un solo Paese membro.
Pubblicato il: 25.02.2002
" Fonte: » Kurdistan Firenze, Rai News 24, Kurdistan.it;
" Approfondimento: » Dossier Medio Oriente, Stop The Nato;

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