Ponte Messina: stop alla gara del General Contractor

Stampa

"Chiediamo che la gara per la scelta del General Contractor per il ponte sullo Stretto, il cui termine è stato rimandato al 25 maggio, venga annullata". Così hanno ribadito Legambiente, Wwf e Italia Nostra, sulla base delle valutazioni conclusive della Commissione consiliare di Messina "Sulla sostenibilità ambientale e sociale del ponte sullo Stretto di Messina", i cui contenuti sono stati illustrati in una tavola rotonda a Roma. "Prima ancora di essere costruito, - commentano in una nota congiunta, Desideria Pasolini Dall'Onda, presidente di Italia Nostra, Roberto Della Seta, presidente di Legambiente e Fulco Pratesi, presidente del WWF Italia - il ponte sullo Stretto di Messina non regge per l'inaffidabilità delle stime di traffico e l'inattendibilità dell'analisi costi-benefici dal punto di vista economico-sociale e ambientale. A questi elementi si devono aggiungere i forti sospetti di vizi nella procedura di Valutazione di Impatto Ambientale e l'esiguità del numero dei concorrenti rimasti in gara per la progettazione definitiva ed esecutiva e per la realizzazione del ponte. Non solo viste le difficoltà finanziarie (Impregilo) e tecniche (Astaldi) dei due concorrenti rimaste in lizza ".

Nella relazione conclusiva della Commissione consiliare, approvata lo scorso 26 marzo dopo una serie di 7 incontri con esperti di fama nazionale, viene rilevato che il costo del ponte è stato ampiamente sottostimato e, invece di 6 miliardi di euro (a consuntivo) ne potrebbe costare almeno tra i 7,5 e i 9 miliardi di euro, dato l'aumento del costo dell'acciaio (che inciderebbe per il 15% sull'aumento del prezzo), la sottostima dei tempi dei cantieri e del conseguente aumento del costo dei lavori (che invece di 6 potrebbero durare 20 anni, come dimostrano i tempi di costruzione di un'opera analoga quale il ponte Store Baelt in Danimarca) e la sottovalutazione delle ricadute delle prescrizioni del CIPE (sono 35 le prescrizione e raccomandazioni contenute nella Delibera 66/2003).

"Anche se il Governo è corso ai ripari - sottolineano ancora Pasolini Dall'Onda, Della Seta e Pratesi - , stabilendo, con il comma 550 della Legge Finanziaria 2005, che se si hanno variazioni del 10% dei materiali di costruzione l'offerta a base di gara per il General Contractor rimane valida e che ulteriori aumenti sono a carico dello Stato, nel caso specifico del ponte l'incremento dei costi potrebbe arrivare, solo per l'acciaio, a 900 milioni di euro, cifra certo non irrilevante sia per i privati che per la pubblica amministrazione".
Anche i benefici sono contestabili: i costi sociali delle percorrenze, con un incremento delle tratte stradali di 20 km, e un risparmio di tempo rispetto al traghettamento calcolabile in media in soli 10 minuti, fanno aumentare i costi unitari calcolati da Stretto di Messina SpA del 68% per i veicoli leggeri e del 17% per i veicoli pesanti; negli ultimi 10 anni si è registrato un calo del 6% dei transiti degli autotreni e dell'8% per le autovetture, mentre per il futuro, come risulta da un'inchiesta della Cattedra di Economia regionale dell'Università di Messina: "oltre l'80% dei pendolari 'sponda a sponda non utilizzeranno il ponte per i loro spostamenti (il pendolarismo pesa per il 40% degli attraversamenti quotidiani), mentre appena il 45% di coloro per i quali il viaggio supera i 1000 km ha dichiarato che l'utilizzo del ponte sarebbe preferibile rispetto ai mezzi marittimi veloci su lunga percorrenza".

Infine, l'impatto ambientale è assolutamente sottovalutato in tutte le sue componenti naturalistiche, paesaggistiche, geo-sismo-tettoniche idrogeologiche, relative all'inquinamento dell'atmosfera, dell'acqua e del suolo, per un opera che verrà costruita in un'area che è la più a rischio del mediterraneo per i terremoti e dove ci sono 11 tra Siti di interesse comunitario e Zone di protezione speciale tutelate dall'Europa per la quale si prevedono, come ha calcolato la Commissione consiliare: la costruzione di un ponte sospeso ad unica campata di 3.3 km di lunghezza, con piloni alti oltre 380 metri, e raccordi stradali e ferroviari per 3,1 km di tratti in superficie, 2 km di tratti in viadotto e 20,6 km di tratti in galleria e per quanto riguarda i cantieri 6 siti di deposito provvisori e 1 di deposito finale, 18 km di itinerari di servizio, di cui 10 di nuova costruzione o di miglioramento dell'esistente.

Altre fonti: Italia Nostra

Ultime notizie

Fumetti per la Pace, ecco il concorso Peace is Pop!

21 Settembre 2025
Atlante delle guerre e dei conflitti del Mondo, insieme al Piccolo Museo del Giocattolo, lanciano il contest "Peace is Pop! Fumetti per la Pace".

Mio fratello Ibrahim

20 Settembre 2025
Un pellegrinaggio sui campi da rugby italiani, con lo scopo di condividere e raccontare le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini) 

Il Punto - Si muore nel silenzio

19 Settembre 2025
I palestinesi sono soli, entriamo nel giorno 1.303 dall’invasione russa in Ucraina, e altrove, si muore nel silenzio dei media. (Raffaele Crocco)

La Sicilia ha sete

18 Settembre 2025
La Sicilia ha sete, e non da poco tempo. (Rita Cantalino)

L’inizio dell’offensiva terrestre israeliana e l’esodo di massa da Gaza City

17 Settembre 2025
Israele conferma che l’offensiva ha provocato un esodo senza precedenti. (Giacomo Cioni)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad