www.unimondo.org/Notizie/Pomodori-di-un-mondo-non-in-vendita-29607
Pomodori di un mondo non in vendita
Notizie
Stampa
In Ghana sulle tavole e sulle bancarelle del mercato non arrivano i pomodori locali ma si trova dappertutto il concentrato italiano. Un risultato che è dato soprattutto dal prezzo basso perché in realtà nei barattolini rossi, assieme al pomodoro, c'è la potenza economica dell'Europa, concentrata in contributi enormi alla produzione, che nessun paese africano può permettersi. La pratica nota con il nome di è traducibile in "sussidi alle esportazioni" che sono giudicati scorretti anche dagli estimatori del libero mercato. Per contrastare tale fenomeno, Volontari nel mondo - FOCSIV, in collaborazione con VITA, ha lanciato la Campagna NO Dumping che vuole influenzare la politica agricola italiana e europea. Legata al commercio internazionale e alla sua liberalizzazione sarà l'iniziativa delle giornate dei Beni Comuni che la Rete di Lilliput con altre realtà promuoverà nei prossimi 17 e 18 maggio all'interno della Campagna "Questo mondo non è in vendita!" nel tentativo di fermare, come a Seattle, l'espansione dell'Organizzazione Mondiale del Commercio(WTO). A Cancun (Messico), nel settembre prossimo, il WTO intende cominciare a trasformare in tutto il mondo in merci i servizi essenziali (come istruzione, sanità, fornitura d'acqua, trasporti, telecomunicazioni, poste, energia, servizi finanziari), e a sottomettere definitivamente alle regole dello scambio e del profitto agricoltura, brevetti, accesso ai farmaci, investimenti, appalti pubblici, nel Nord come nel Sud del mondo.