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Più giustizia, meno cultura militarista nelle scuole
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Foto: Unsplash.com
Quello che accade nelle scuole e attorno a noi: la crescente presenza delle forze armate e il loro ruolo nella formazione dei giovani.
Di Chiara Toscano
Mentor Paulo Lima
Lo scorso 4 febbraio si è tenuta a Trento una conferenza sulla cultura militarista “Studente (im)perfett*. Una scuola che addestra all’obbedienza e alla disciplina, verso una militarizzazione della società”, un evento organizzato da un gruppo di insegnanti di diversi gradi scolastici che ha aperto un dibattito su un tema poco discusso: la crescente presenza delle forze armate nelle scuole italiane e il loro ruolo nella formazione dei giovani. Tra gli interventi, quello di Charlie Barnao, docente di Sociologia che da anni studia i modelli addestrativi militari e la diffusione della cultura militare nella società civile.
Risveglio di un timore
L’integrazione tra istituzioni scolastiche e militari desta preoccupazione, soprattutto perché non tutti sono consapevoli delle implicazioni culturali e politiche. Gli insegnanti ritengono necessario unconfronto collettivo per accendere le coscienze e immaginare alternative ai protocolli imposti. Troppi progetti di educazione alla cittadinanza e scuola-lavoro vengono affidati alle forze dell’ordine, che diventano interlocutori privilegiati su temi come bullismo, legalità, violenza di genere, solidarietà e inclusione.
Cultura, economia, politica e militarismo
Il Prof. Barnao, basandosi sulla sua ricerca “Il soldato (im)perfetto”, ha illustrato come il militarismo si diffonda nella società civile attraverso sport, intrattenimento, videogiochi, oltre che con il legame tra management e strategia militare. “Sicuramente”, premette il relatore, “c’è una sovrapposizione importantissima tra le dimensioni culturale, economica e politica quando si parla di militarismo.
Caso emblematico è la foto della notte delle elezioni di Donald Trump, in cui ci sono il neoeletto Presidente USA, Elon Musk, e Dana White: il primo rappresenta principalmente il potere politico, il secondo quello economico, e il terzo quello culturale”. Dana White è però strettamente legato alle arti marziali miste (MMA) che sono il terzo sport più praticato al mondo e rientrano tra i programmi addestrativi di tutti gli eserciti del mondo, sponsorizzate ufficialmente dall’esercito americano.
Anche l’azienda italiana Leonardo Spa, attiva nei settori della difesa, della sicurezza e dell’aerospazio, combina al suo interno questi tre elementi di politica, ricchezza e cultura. L’azienda a capitale pubblico – con principale azionista il Ministero dell’Economia e delle Finanze – rientra fra i primi quattro esportatori in Italia di armamenti e tecnologie militari. Con 51.392 persone occupate tra i diversi 105 siti nel mondo, Leonardo ha a lato la fondazione culturale Med-Or che diffonde i valori dell’azienda e stringe accordi anche con le università...