Per il 4 giugno, lettera aperta al sindaco di Roma

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La "Rete controg8 - per la globalizzazione dei diritti" scrive una lettera aperta al Sindaco di Roma Walter Veltroni riguardo all'appello affinchè le contestazioni contro Bush si svolgano in maniera nonviolenta. L'adesione convinta vuole precisare anche le modalità con cui si svolgerà la partecipazione del gruppo genovese che una chiara contro appello alle forze dell'ordine ed ai loro comandanti su come verrà gestito l'ordine pubblico. L'invito fatto al Sindaco è quello di rendere pubblica la risposta che riceverà da parte delle forze dell'ordine "così partiremo per Roma più tranquilli e tranquille".

Al Sindaco di Roma, dott. Valter Veltroni
e agli organi di informazione - con preghiera di pubblicazione e diffusione

rete controg8
per la globalizzazione dei diritti

Signor Sindaco
Apprendiamo che lei ha lanciato un appello affinchè le contestazioni contro
Bush si svolgano in maniera nonviolenta.
Ben volentieri aderiamo alla sua richiesta: anzi approfittiamo
dell'occasione per ricordare quanto scrivemmo nel dicembre 2000, prima del
g8 di Genova:

Faremo manifestazioni nonviolente:.........pertanto ci impegniamo a:

-decidere con procedure assembleari e democratiche e tempi, luoghi e durata
delle manifestazioni, rifiutando di obbedire ad eventuali divieti ed ordini
di scioglimento

-non aggredire nè colpire fisicamente nessuna persona, neppure per
autodifesa

-non portare con noi strumenti atti ad offendere

-non danneggiare oggetti. Sottolineiamo che non è minimamente paragonabile
l'atteggiamento di chi affama i 4/5 dell'umanità con quello di chi distrugge
o danneggia un oggetto inanimato, ma giudichiamo il danno alle cose inidoneo
a realizzare lo scopo di bloccare il vertice , di rendere inequivocabile il
massimo di dissenso e di favorire ed incoraggiare una partecipazione plurale
e diffusa. Lo giudichiamo invece adatto ad innescare l'aggressione di tutti
i manifestanti da parte delle forze dell'ordine....... (rete controg8 -
dicembre 2000)

Come vede, non avrà nulla da temere da parte nostra.

Però a questo punto ci aspettiamo da parte sua, signor sindaco, un
analogo appello alle forze dell'ordine ed ai loro comandanti. Speriamo che
lei voglia chiedere loro:

- di non aggredire cortei autorizzati

- di non infierire sui manifestanti, colpendoli con calci, pugni e con i
manici dei manganelli

-di non usare contro i manifestanti gas cfc, vietato dalle convenzioni
internazionali di guerra

- di non entrare dove essi dormono colpendoli mentre si trovano dentro i
propri sacchi a pelo; di non rompere loro braccia e denti

- di non procedere ad arresti indiscriminati

- di non picchiare eventuali arrestati, di non minacciarli, di non
umiliarli fisicamente e psicologicamente

- di rendersi riconoscibili mediante numeri identificativi

- di attenersi al principio della massima trasparenza per quanto riguarda la
catena di comando

La invitiamo cortesemente, signor sindaco, a rendere pubblica la risposta
che riceverà da parte delle forze dell'ordine: così partiremo per Roma più
tranquilli e tranquille

Rete controg8 - per la globalizzazione dei diritti

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