Palestina: rapporto UN sul Diritto alla Casa

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Miloon Kothari, Relatore Speciale delle Nazioni Unite sul Diritto alla casa, ha presentato ai giornalisti in questi giorni il Rapporto speciale alle Nazioni Unite sul Diritto alla Casa nei Territori Palestinesi Occupati. Dal 5 al 10 gennaio 2002, su invito dell'Università Ben Gurion e del Centro Legale per i Diritti delle Minoranze Arabe in Israele (Adalah), ha visitato Israele e i Territori occupati. Nel suo Rapporto, Kothari afferma che Israele giustifica questi insediamenti come necessari a causa del "naturale" incremento demografico. Ma mentre il numero dei coloni cresce del 12% all'anno, la popolazione israeliana è aumentata appena del 2% all'anno. "Israele ha utilizzato la crisi attuale per consolidare l'occupazione dei territori palestinesi" ⭀ ha riferito Kothari - che considera la costruzione di nuovi insediamenti israeliani "incendiaria e provocatoria". Israele ha costruito case per circa 200.000 Israeliani sulla terra occupata durante la Guerra dei Sei giorni, e continua a costruirne. Kothari critica inoltre la distruzione di abitazioni durante le incursioni militari israeliane, come la battaglia nel campo profughi di Jenin e in altre aree. Intanto Israele, lungo quella che era fino al 1967 la linea di demarcazione tra Israele e la Cisgiordania, ha cominciato a costruire una lunga barriera che dovrebbe isolare il territorio israeliano da possibili incursioni di terroristi palestinesi. Al di là della linea del '67 abitano comunque circa 150.000 coloni e la destra israeliana teme che la barriera possa creare un riconoscimento di fatto del confine del '67 e che di conseguenza Israele sia a un certo punto costretto a rinunciare agli insediamenti.
Pubblicato il: 18.06.2002 " Fonte: » HIC, Habitans, CNN Italia;

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