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Palestina e la società civile in azione
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L'intensa offensiva dei militari israeliani contro i palestinesi ha portato il numero delle vittime palestinesi a 1007. Le perdite umane tra i palestinesi e i feriti negli ultimi 17 mesi ha afflitto tutti i livelli della società: 248 delle persone uccise erano bambini e 857 (l'85.1%) erano civili. La delegazione italiana di "Action for Peace" ricorda come 5.000 palestinesi vivono totalmente isolati nel lungomare di Al-Maghazi, in Khan Yunis, mentre più di 15 chilometri quadrati sono riservati a 11 insediamenti in cui vivono solo 1.500 coloni israeliani. Forti accuse giugono dall'organizzazione LAW che giudica, dopo l'incursione delle forze israeliane nel villaggio di Saida, le 29 uccisioni extragiudiziali uguali a omicidi intenzionali e costituiscono una grave violazione della IV Convenzione di Ginevra. Per l'articolo 8 dello Statuto di Roma della Corte Criminale Internazionale queste gravi violazioni costituiscono un crimine di guerra. La Rete di Lilliput propone una petizione online indirizzata alle autorità responsabili dell'irruzione negli uffici della ONG palestinese LRC e della ONG italiana Centro Internazionale Crocevia. Il 27 febbraio a Bruxelles si terrà una manifestazione europea con un inteso programma di interventi e dibattiti. Per il prossimo 9 marzo è prevista la manifestazione nazionale "Si allo stato di Palestina". Intanto da un quotidiano finanziario israeliano "Globes" si apprende che sono previsti a favore di Israele 2.7 miliardi di dollari di aiuti USA per il 2003.
Pubblicato il: 16.02.2002
" Fonte: » Zabrinskypoint, Sherwood, Altremappe;
" Approfondimento: » Indymedia Israel, Dossier Medioriente, Appelli pro Palestina;