PRIMO PIANO: impronta ecologica

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Settimana dell'Impronta Ecologica
"Verso un'economia solidale e sostenibile" seminario a Bologna sulla sostenibilità ambientale e l'occupazione.
Tra gli altri interventi di Wolfgang Sachs del Wuppertal Institut, Patrick Viveret economista e consigliere alla Corte dei Conti Francese, Mathis Wackernagel del Redefining Progress - California, Jochen Jesinghaus membro dell'IISD Consultative Group on Sustainable Indicators, Mario Crosta vicedirettore di Banca Etica

In occasione della settimana nazionale dell'impronta ecologica Rete Lilliput vuole diffondere il concetto di impronta ecologica e dare strumenti ai cittadini per diminuire l'impronta sull'ambiente dimostrando che già da ora è possibile avviare processi virtuosi che uniscano occupazione, economia e sostenibilità.

A questo scopo il Nodo di Bologna della Rete Lilliput in collaborazione con gli Studenti Universitari del Centro Poggeschi e con il Patrocinio dell'Assessorato all'Ambiente della Provincia di Bologna mercoledi 4 giugno 2003 organizza il seminario "Verso una economia solidale e sostenibile" (Bologna - Sala dello Zodiaco - c/o Provincia di Bologna - Via Zamboni 13 -Ore 10 - 17) per dimostrare che esistono forme di economia in grado di liberare enormi risorse umane come la solidarietà, la capacità di valorizzare il "locale" e le sue peculiarità culturali e ambientali che attualmente vengono annientate dalla competitività, omologazione e standardizzazione dell'economia dominante.

"Un modo per ridurre l'impronta ecologica di una regione e quindi il suo impatto sull'ambiente - dice Andrea Saroldi - fondatore del Cocorico e dei gruppi di acquisto solidale di rete Lilliput - è la chiusura locale dei cicli di produzione, consumo e smaltimento. Ciò comporta infatti un minor utilizzo di spazi e un minor inquinamento e consumo di energia per i trasporti oltre che un rafforzamento dell'economia locale che viene resa meno dipendente dagli influssi internazionali."

In questa direzione vanno diverse iniziative che portano allo sviluppo di circuiti locali di produzione e consumo, come ad esempio le "filiere locali" (es. concreto di Fidenza con le filiere del pane), in cui i consumatori si riforniscono - ottenendo prodotti qualitativamente migliori - da produttori della zona nel rispetto dell'ambiente, delle tradizioni, delle varietà locali e costruendo relazioni di fiducia sul territorio.

Anche la bioedilizia, le tecnologie per la produzione di energia col vento e con il sole, il passaggio all'idrogeno permetterebbero di attivare processi economici che da un lato creerebbero occupazione e dall'altro permetterebbero di creare una società meno insostenibile dell'attuale e meno preoccupata del proprio futuro. Banca Etica, che contribuisce alla realizzazione della settimana nazionale dell'impronta, è la prova vivente che anche il settore del credito può migliorare e diventare più attento agli effetti sociali e ambientali che gli investimenti comportano.

Al seminario di Bologna saranno presenti Wolfgang Sachs (Wuppertal Institut - Germania), Patrick Viveret (economista e consigliere alla Corte dei Conti Francese), Mathis Wackernagel (Redefining Progress - California), Jochen Jesinghaus (membro dell'IISD Consultative Group on Sustainable Indicators), Roberto Burlando (Dip. di Economia - Università di Torino), Mauro Bonaiuti (Università di Modena, Rete di Economia Solidale), Giovanni Acquati (MAG 2, Rete di Economia Solidale), Giorgio Dal Fiume (CTM Altromercato), Mario Crosta (Banca Etica - ViceDirettore) Daniela Guerra (Banca Etica - Consiglio di Amministrazione).

Fonte:Rete di Liliput

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