Onu: Rapporto UNODC sulla diffusione delle droghe

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Il rapporto 2003 dell'Ufficio delle Nazioni Unite per le Droghe e per il Crimine (Unodc), 2003 Global Illicit Drug Trends, mostra sostanziali cambiamenti nella diffusione delle sostanze stupefacenti nel mondo. Sul versante della produzione si ravvisano notevoli diminuzioni nella regione del Triangolo d'oro, Myanmar (ex Birmania) e Laos. Le zone dedicate alla coltivazione dell'oppio sono infatti diminuite del 40% tra il 1998 e il 2002. Anche nella regione andina si registra un complessivo decremento delle aree di coltivazione: la produzione di coca è passata dalle 950 tonnellate del 1996 alle 800 del 2002.

Sul versante del consumo i risultati sono più contradditori. Mentre si osserva una sostanziale diminuzione degli oppiacei nell'Asia orientale, Oceania ed Europa occidentale si ha un incremento in Russia e nei paesi dell'Europa orientale. Il consumo di cocaina è in tendenziale aumento sia in Europa che in Sud America mentre si registra un generale diminuzione in America del nord.

Ma il dato scottante del rapporto riguarda metanfetamine ed ectasy: nell'ultimo anno si è registrata la crescente diffusione in tutto il Sud-Est asiatico ed il preoccupante dato del generale aumento del consumo nella maggioranza degli stati in cui queste sostanze sono già presenti. Antonio Costa, direttore esecutivo dell'Unodc, sottolinea come le metanfetamine siano diventate il "nemico pubblico numero uno" in particolare per la loro "facile produzione in laboratorioe distribuzione sul territorio" e perché "troppe persone sembrano perdonare l'abuso delle droghe sintetiche".

Intanto in Canada è stata creata la prima appoggio a coloro che sotto processo negli USA per reati legati al consumo di cannabis vogliano chiedere asilo politico allo stato canadese. La rete si chiama Underground Refer Railway ed ha dato aiuto fino adesso ad un centinaio di statunitensi scappati dagli Usa perché condannati o in attesa di processo in quanto consumatori di cannabis.

Fonti: Fuoriluogo, UNODC.

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