ONU: rimandata risoluzione sull'omofobia

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Arabia Saudita, Pakistan, Egitto, Libia e Malaysia sono riusciti a bloccare la risoluzione sui diritti umani e l'orientamento sessuale presentata dal Brasile alla 59esima sessione annuale della Commissione ONU per i Diritti Umani (UNHCHR). Gli USA si sono astenuti dalla votazione poiché hanno ritenuto che l'ONU non fosse la sede adatta per affrontare la questione. E' la prima volta che una risoluzione specifica sull'orientamento sessuale viene presentata in un organismo dell'ONU. Amnesty International, a commento di quanto avvenuto, sostiene che la sessualità non può essere più trattata come una questione marginale presso l'ONU e che l'orientamento sessuale e l'identità sessuale sono elementi fondamentali di ciò che ci rende umani. Una forte presa di posizione contro la Commissione ONU per i diritti umani è stata resa pubblica in questi giorni dall'Associazione popoli minacciati (APM). Secondo Ulrich Delius, rappresentante di APM, "Molti dei paesi membri della Commissione sono più interessati a proteggersi a vicenda che ai diritti umani. A meno che non si voglia rinunciare completamente a questa Commissione per la tutela mondiale dei diritti umani bisogna attuare urgentemente delle riforme". Intanto Osservatorio sui Balcani rende pubblico anche in Italia un dibattito sviluppatosi in Albania dove uno dei maggiori giornalisti albanesi ha duramente attaccato il Parlamento in procinto di discutere un progetto di legge che legalizzerebbe i matrimoni tra quelli che definisce con disprezzo i "maschi-femmine". "In Albania gli omosessuali neppure osano pensarsi detentori di diritti" denuncia il corrispondente dell'Osservatorio da Tirana Artan Puto.
" Fonte: Equologia.it, Associazione popoli minacciati, Osservatorio sui Balcani;

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