Niger: aiuti, Msf chiede distribuzioni gratuite di cibo

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In risposta alla crisi nutrizionale in Niger, Medici Senza Frontiere ha più che triplicato la sua capacità di assistere i bambini gravemente malnutriti, ma solo l'immediata distribuzione di aiuti alimentari potrebbe evitare il rischio di morire a migliaia di piccoli affetti da malnutrizione. Eppure oggi, a due mesi da quando MSF e altre ONG avevano lanciato un appello per l'immediata distribuzione di aiuti, la risposta alla crisi nutrizionale in Niger è ancora del tutto inadeguata rispetto alla gravità della situazione.

Un'indagine nutrizionale condotta da MSF e dal centro di ricerche epidemiologiche Epicentre alla fine di aprile ha rivelato che un bambino ogni 5 è affetto da malnutrizione moderata o severa (in caso di malnutrizione moderata il rapporto tra peso e altezza è tra il 70 e l'80% rispetto alla media, nel caso il malnutrizione severa il rapporto è al di sotto del 70% della media) nei villaggi delle province di Maradi e Tahoua.

MSF ha curato oltre 6mila bambini al di sotto dei 5 anni affetti da malnutrizione grave dall'inizio dell'anno: il doppio di quelli trattati nello stesso periodo dell'anno precedente. Decine di migliaia di bimbi affetti da malnutrizione moderata non hanno accesso ad alcun tipo di assistenza medica. Nel distretto di Ketia (provincia di Tahoua) l'indagine ha rivelato un tasso di malnutrizione severa pari al 2,9% nei bambini al di sotto di 5 anni. Nei villaggi di Loudou Ibatagatane e Wadey, i team di MSF hanno trovato tassi superiori al 6%: una situazione così grave è molto rara in contesti non di guerra. Alla fine di aprile i tassi di mortalità erano già molto elevati: una mortalità di 2 bambini con meno 5 anni ogni 10mila si considera già un'emergenza; nei villaggi a Nord di Maradi e Tahoua il tasso è addirittura di 2,2/2,4 bimbi ogni 10mila.

Questo è l'inizio del periodo più critico dell'anno: a quattro mesi dall'inizio della raccolta tutti gli indicatori sono già in rosso. Inoltre i consueti picchi nelle epidemie di diarrea e malaria che si verificano tra giugno e ottobre, combinati con la malnutrizione, potrebbero essere fatali per questi bambini già così deboli. Eppure nonostante la palese gravità della situazione, la popolazione di queste zone per ricevere assistenza medica e cibo deve pagare cifre insostenibili per i più vulnerabili. Per evitare un ulteriore aumento della mortalità infantile nelle prossime settimane, è necessario che vengano immediatamente adottate misure eccezionali. Per questo MSF chiede l'immediata distribuzione gratuita di cibo nei villaggi più colpiti.

Il Governo del Niger ha reagito alla crisi rinforzando le iniziative di soccorso, ma la principale misura adottata - la vendita di cereali a prezzo ridotto - riguarda solo quantitativi molto limitati. Inoltre, la mancanza di denaro e la distanza dei punti di vendita rendono questa iniziativa inaccessibile per la maggior parte delle famiglie più bisognose. Solo la mobilitazione dei donatori istituzionali e delle organizzazioni internazionali quali il World Food Programme/Programma alimentare mondiale (WFP/PAM) e l'UNICEF possono assicurare alla popolazione più fragile l'accesso gratuito al cibo.

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