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Nicaragua: oleodotti, megaprogetti e bananeras
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Il Nicaragua sta diventando il nodo centrale di megaprogetti del Plan Puebla-Panama: costruzione di autostrade, oleodotti, porti e di un canale transoceanico che sostituirà quello di Panama. Parte, intanto, una nuova edizione della campagna promossa dall'Associazione Italia-Nicaragua "No more chemicals" per salvaguardare i diritti dei lavoratori delle Bananeras.
La società civile nicaraguense si interroga sul futuro del Paese di fronte alle opere monumentali che stanno per essere messe in atto. Le opere che fanno parte del Plan Puebla-Panama servono come preparazione per l'entrata in vigore dell'Area di libero commercio delle americhe (ALCA) e hanno l'obiettivo di portare "sviluppo" nei Paesi centroamericani ma rischiano di calpestare i diritti e di stravolgere gli equilibri ambientali e sociali delle comunità locali.
In Nicaragua stanno iniziando, infatti, i primi studi per la creazione di un oleodotto che attraverserà da est ad ovest tutto il paese, è già in corso un progetto per lo sfruttamento delle risorse petrolifere e nel prossimo futuro si prospetta la costruzione di un megacanale transoceanico che sostituirà quello di Panama. Di fronte a tutto ciò alcuni esponenti della società civile si chiedono se questi progetti saranno creati in un contesto tecnico e scientifico che aiuti realmente il processo di sviluppo del Nicaragua o, al contrario, porteranno allo sfrutteranno le risorse deteriorando in maniera irreversibile l'ambiente e sottomettendo il Paese alle ambizioni di pochi, ma con ripercussioni negative per molti.
L'Associazione Italia-Nicaragua lancia, intanto, una nuova edizione della campagna Bananeras 'No more chemicals': si richiede di inondare di cartoline le compagnie multinazionali che sono state condannate da un tribunale nicaraguese al risarcimento dei danni provocati ai lavoratori delle piantagioni di banane per l'utilizzazione di sostanze tossiche all'interno delle piantagioni. Danni fisici spesso irreversibili che hanno portato i braccianti ed i membri delle loro famiglie in alcuni casi alla morte. E le compagnie dopo aver perduto la causa legale si rifiutano di corrispondere il risarcimento dei danni utilizzando scappatoie legali e pressioni politiche sul governo nicaraguense affinché la legge su cui è basata la condanna (Legge Speciale 364) venga dichiarata incostituzionale.
Fonti: Centro Humboldt , Associazione Italia-Nicaragua.