Nicaragua: elezioni, banane e zone franche

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Il 4 novembre in Nicaragua si terranno le prossime elezioni presidenziali. A ventidue anni da quel 19 Luglio 1979 in cui i nicaguarensi liberarono il proprio paese dalla crudeltà e dall'ingordigia dei Somoza, il partito sandinista, che vede come candidato Daniel Ortega, ha serie possibilità di ritornare al governo. Il paese è ridotto alla fame in nome delle ricette economiche neoliberiste del presidente Aleman. Tre sono le cause principali: la profonda crisi della produzione di caffè, il principale prodotto di esportazione; la siccità nel nord e nell'ovest del paese e le inondazioni della costa atlantica. A questo si aggiunge il mercato della banana che, sotto il controllo delle multinazionali come Chiquita e Dole, sottopone i contadini ai drammatici effetti dell'uso di prodotti chimici utilizzati nelle piantagioni per migliorare la produzione. L'Ass. Italia-Nicaragua ha lanciato quindi una campagna di denuncia e raccolta fondi "le Bananeras" per le cure mediche ai lavoratori. Inoltre è partita la campagna Zone Franche, una denuncia delle aree che beneficiano di una extraterritorialità economica dove migliaia di persone vivono in condizioni disumane. In Nicaragua la maggioranza delle "imprese sfruttatrici" che producono per grandi marchi come Nike, Gap, Adidas, chiamate anche maquilas, hanno sede in Estremo Oriente (specialmente Taiwan) o negli Stati Uniti.
Pubblicato il: 31.10.2001
" Fonte: » Dossier Nicaragua, Ass. Amicizia Italia-Nicaragua;
" Approfondimento: » Campagna Bananeras , Campagne Il bastone e la banana, Multinazionali - TmCrew.org;

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