Nessuna persona è illegale! Dal No-Border di Frassanito

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Persone in fuga dall'incubo della guerra, dai conflitti non dichiarati, dalla fame, che pur non avendo commesso alcun reato, vengono trattati come criminali, rinchiusi in lager, privati della loro libertà e dei loro diritti, oppure respinti in mare utilizzando la marina militare come strumento "naturale" del controllo delle frontiere.

La Puglia da circa 15 anni, è una delle frontiere piu' militarizzate d'Europa.

Da tempo è il laboratorio dove si sono sperimentate le politiche di controllo e di repressione contro i migranti, trattati come un problema d'ordine pubblico come è dimostrato dalla continua associazione di migrante e criminale, migrante e terrorista.

In Puglia si è sperimentata un'idea di falsa accoglienza che è diventata un prototipo per tutt'Europa: qui sono nati i CPT (centri di permanenza temporanea), i centri d'identificazione per richiedenti asilo, qui (come in Sicilia) sono avvenuti i primi affondamenti in mare di navi che trasportavano migranti, qui stiamo assistendo a deportazioni di massa di persone che avevano fatto richiesta di protezione in Italia e che sono state
rimpatriate nel paese dove rischiano la condanna a morte.

In Puglia ci sono 5 luoghi di internamento per migranti con le recinzioni ed il filo spinato: dal piu' noto Regina Pacis (S.Foca - Lecce) gestito dalla Curia e sul quale ci sono indagini in corso, alla roulottopoli dell'aereoporto militare di Bari-Palese che ha visto recluse piu' di mille persone nell'ultimo mese, fino ai meno noti Restinco (Brindisi), Borgomezzanone (Foggia), don Tonino Bello (Otranto-Lecce).

Riteniamo intollerabile che persone in fuga da guerre anche economiche, vengano rinchiuse, rimpatriate, rese invisibili alla maggior parte della gente che continua a pensare che i luoghi di reclusione siano centri di accoglienza.

Facciamo appello ai singoli, alle associazioni, ai turisti che continuano a considerare la Puglia ed il salento terra di libertà e di accoglienza, a manifestare insieme a noi contro ogni forma di esclusione e di limitazione della libertà, per una nuova idea di cittadinanza che garantisca ad ognuno la libertà di scegliere dove vivere ed il diritto alla fuga da ogni guerra.

Fonte: Tavolo Migranti

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