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Nella WTO i giocattoli sporchi dalla Cina
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L'Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) riprende i lavori e dopo il vertice di Doha si organizza per giungere alla quinta Conferenza ministeriale che si terrà in Messico. Il direttore della WTO, Mike Moore, oltre ad aver auspicato l'entrata della Russia nella WTO, ha comunicato che in Messico la presenza di ONG (Organizzazioni Non Governative) sarà ben diversa da Doha, dove c'erano i posti limitati. La Cina, nonostante sia entrata nella WTO solo lo scorso novembre, è pronta nel mercato mondiale ormai da tempo. Il mercato dei giocattoli che fattura 55 miliardi di dollari è controllato da due multinazionali americane, Mattel e Hasbro, che hanno moltiplicato contemporaneamente gli impianti commerciali in Cina. L'Hong Kong christian industrial committee (Hkcic) ha denunciato l'anno scorso le condizioni di lavoro nella fabbrica City Toy, situata nella zona franca di Shenzhen, che fabbricava in particolare figurine destinate ai ristoranti McDonald's. Gli sweatshops (letteralmente i "laboratori dove si suda") violano spesso le norme del lavoro, già molto deboli, dei Paesi nei quali sono installati (salario minimo legale, regolamenti di sicurezza⅀). Intanto la multinazionale italiana Merloni elettrodomestici spa, è la prima ad adottare un codice di condotta completo contro l'utilizzo del lavoro minorile. Il monitoraggio e il codice di condotta, fatto di importanza fondamentale, viene applicato anche ai fornitori e in caso di gravi violazioni da parte loro è prevista la risoluzione del contratto di fornitura esistente con la Merloni
Pubblicato il: 27.12.2001
" Fonte: » Campagna Stop Millenium Round, Rivista Valori, Misna;
" Approfondimento: » Analisi sul vertice ministeriale di Doha, Il CPE su Doha;