Nel 2024 l’Africa pagherà 74 miliardi di dollari di interessi sul debito

Stampa

Foto: Unsplash.com

Si prevede che i paesi africani dovranno spendere nel 2024 circa 74 miliardi di dollari per pagare il servizio del debito. Nel 2010 erano 17 miliardi. È ciò che emerge da un rapporto pubblicato il 16 febbraio scorso dalla Banca africana di sviluppo (Adb) e intitolato Prestazioni macroeconomiche e prospettive dell’Africa –Gennaio 2024.

Il rapporto specifica che 40 miliardi di dollari, ovvero il 54% del servizio totale del debito, sono dovuti a creditori privati.

I paesi del continente hanno beneficiato, negli ultimi due decenni, di un aumento dei volumi di finanziamento da parte di investitori privati ​​in cerca di rendimenti elevati. Tra il 2000 e il 2021, 23 paesi africani hanno emesso più di 125 eurobond per un valore superiore a 1,51 trilioni di dollari.

Quali i rischi?

In questo contesto, i rischi di rifinanziamento potrebbero aumentare ulteriormente, in particolare per i paesi che quest’anno dovranno affrontare ingenti rimborsi, tra cui Angola (6,4 miliardi di dollari), Kenya (5 miliardi di dollari), Costa d’Avorio (2,6 miliardi di dollari) e Nigeria (2,5 miliardi di dollari).

Nel 2025, i creditori privati ​​rappresenteranno ancora più del 50% del totale dei pagamenti del servizio del debito in scadenza. La quota dominante di creditori privati implica che i meccanismi di ristrutturazione del debito previsti dagli accordi del G20 devono essere rivisti per integrare meglio i creditori privati. Finora, solo il Ciad ha raggiunto un accordo con i suoi principali creditori, compresi i privati ​​come ad esempio il colosso delle materie prime Glencore.

Pochi investimenti pubblici

Il rapporto indica, inoltre, che per 50 paesi africani la percentuale del debito sulle entrate pubbliche, dove sono disponibili dati, è aumentato dal 6,8% nel periodo 2015-2019 al 10,6% nel periodo 2020-2022.

Le risorse destinate al servizio del debito hanno quindi ridotto lo spazio di bilancio disponibile per gli investimenti nei settori che promuovono la crescita e lo sviluppo del capitale umano. È il caso dei settori dell’istruzione e della sanità, in cui la spesa pubblica media del continente è inferiore a quella di altre regioni comparabili. Ad esempio, tra il 2010 e il 2019, la spesa pubblica media per l’istruzione in Africa è stata il 3,6% del Pil, al di sotto della media globale del 4,2%...

Segue su Nigrizia.it

Ultime notizie

COP30: la cronaca della delegazione di Agenzia di Stampa Giovanile

10 Novembre 2025
Una delegazione di 9 giovani e ricercatori trentini è alla Conferenza ONU sul Clima (COP30) a Belém, in Amazzonia, per raccontare e condividere il futuro del Pianeta.

Una vi(t)a semplice

10 Novembre 2025
Il progetto "L’ovale storto" racconta le capacità riabilitative, propedeutiche e inclusive della palla ovale. (Matthias Canapini)

Cosa vogliono gli africani dalla COP30

09 Novembre 2025
Invece di continuare ad aspettare gli aiuti, l'Africa sta cercando di mobilitare investimenti nella sua transizione verde. (Other News)

I Partigiani della Pace

08 Novembre 2025
I Partigiani della Pace: testimoni e costruttori di un futuro possibile. (Laura Tussi)

Il Punto - Tra isole, frontiere e assedi il Mondo resta in equilibrio instabile

07 Novembre 2025
Viviamo in un Mondo in cui la pace è un intervallo e la guerra una condizione. (Raffaele Crocco)

Video

Serbia, arriva a Bruxelles la maratona di protesta di studenti per crollo alla stazione di Novi Sad