Nel 2002 sono ancora in schiavitù

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Si è celebrata il 23 agosto la giornata mondiale per ricordare la tratta degli schiavi. L'Unesco ha invitato l'assemblea generale delle Nazioni Unite a proclamare il 2004 "anno internazionale per la lotta contro la schiavitù e la sua abolizione". Se il primo trattato internazionale che riguarda la schiavitù è del 1926, promulgato dalla Società delle Nazioni e ripreso nella Dichiarazione dei diritti umani del 1948, "all'inizio del terzo millennio - secondo la Casa dei diritti sociali-Focus - il mondo conta circa 700 mila persone all'anno ridotte in schiavitù: questa cifra è dieci volte maggiore rispetto 'alla tratta dei neri' dall'Africa alle Americhe nel momento del suo culmine". In condizioni affini alla schiavitù vivono le donne obbligate alla prostituzione, uomini e donne costretti al lavoro coatto, e infine i bambini che lavorano. La piaga del lavoro infantile, diffusa soprattutto nei paesi poveri, assume spesso i caratteri della schiavitù ed è associata a varie forme di violenza. Nelle zone di conflitto i bambini vengono sottratti alle famiglie e costretti a combattere. Le Nazioni Unite in un recente rapporto hanno richiesto misure più severe per combattere il traffico di esseri umani, i cui proventi annuali ammontano ad una cifra compresa tra i 5 e i 7 miliardi di dollari l'anno.
Pubblicato il: 24.08.2002 " Fonte: » Carta, Studi per la Pace, Unesco, Stop human traffic, Anti-slavery international, Bambini soldato, Un news Centre, Casa dei diritti sociali-Focus ;
" Approfondimento: » Piroga - Dossier schiavitù (pdf)

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