Msf: Tsunami, i donatori hanno premiato la trasparenza

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In seguito al devastante terremoto e allo tsunami che hanno colpito il Sud dell'Asia il 26 dicembre 2004, l'organizzazione internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ha ricevuto un enorme supporto dai donatori di tutto il mondo per le operazioni di soccorso alle popolazioni colpite dal disastro. Le sezioni di MSF di tutto il mondo hanno ricevuto, per questa causale, complessivamente 105milioni di euro. Alla fine di marzo 2005, MSF ha utilizzato 16milioni di euro nelle operazioni di emergenza nel Sud dell'Asia ed è probabile che utilizzerà altri 22milioni di euro nel 2005 per le attività correlate allo tsunami. La generosità di centinaia di migliaia di donatori in tutto il mondo hanno reso possibile ai team di MSF di iniziare a stabilire i bisogni e di provvedere cure mediche nelle aree maggiormente colpite dell'Indonesia, Sri Lanka, Tailandia, e altri paesi già a 24 ore dal disastro.

Anche MSF Italia, così come tutte le altre sezioni, il 4 gennaio 2005, ha deciso di sospendere la raccolta fondi indirizzata a questa emergenza perché, per le donazioni in eccesso, non avrebbe potuto assicurare l'utilizzo in quelle aree specifiche. Tra febbraio e marzo 2005, MSF Italia ha iniziato a contattare i propri sostenitori inviando loro un totale di circa 60.000 lettere e 8.000 e-mail. Con questo invio si richiedeva ai donatori il permesso di destinare il contributo versato per l'emergenza tsunami ad altre situazioni di crisi che non beneficiano della stessa visibilità ma che sono altrettanto gravi: Repubblica Democratica del Congo, il Darfur, la Colombia, il Caucaso. In seguito a questi contatti, sono stati 8 i donatori che hanno chiesto la restituzione dell'importo versato (1.860 euro) e una azienda (10.000euro), per un totale di 11.860euro, pari allo 0,1% del totale donato (7.777.978euro).

A livello internazionale, il totale restituito è stato di 978.050euro, pari allo 0.9% del totale donato (105.275.725euro). Il 43% dei fondi inizialmente ricevuti per l'emergenza possono ora essere utilizzati per supportare altri programmi medici di emergenza nel mondo.

MSF continua a lavorare ad Aceh, Indonesia, e in futuro in altre regioni colpite dallo tsunami, e grazie alla generosità di decine di migliaia di donatori in tutto il mondo, ha sufficienti fondi per queste operazioni. Essere trasparenti con i propri donatori su come vengono utilizzati i fondi da loro versati è per MSF un principio etico indispensabile. MSF esprime la propria gratitudine a tutti coloro che hanno compreso e accettato la richiesta di utilizzare i fondi destinati allo tsunami per quelle altre crisi umanitarie condannate all'oblio. Sul sito www.medicisenzafrontiere.it è disponibile l'aggiornamento delle attività e del bilancio finanziario delle operazioni di MSF a tre mesi dallo tsunami.

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