Movimenti elettorali sulle Ande

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Mentre in Perù il premier Roberto Da㱀ino e il ministro dell'economia, Pedro Pablo Kuczynski, hanno presentato le proprie dimissioni su richiesta del presidente Alejandro Toledo favorevole a una squadra di governo "più politica", in Bolivia si prospetta il Movimento al Socialismo (MAS) come secondo partito del paese. Partito rappresentante della popolazione indigena, il MAS di Evo Morales, "leader dei cocaleros", concorrerà alla designazione del nuovo presidente della Repubblica. Morales ha chiesto l'appoggio incondizionato di tutte le forze politiche in occasione della sessione parlamentare del prossimo 4 agosto, in cui si discuterà la massima carica dello Stato con Gonzalo Sánchez de Lozada, del Movimento nazionalista rivoluzionario (Mnr). Persino l'ambasciatore americano Manuel Rocha ha più volte ripetuto - ed è stato confermato - che in caso di elezione a Presidente della Repubblica di Evo Morales, gli Stati Uniti avrebbero fatto marcia indietro sul piano di aiuti e di investimenti per la Bolivia, ma difficilmente rinunceranno al gas naturale e al petrolio boliviano. Intanto in Venezuela, organizzata da settori della società civile e dell'opposizione, si è svolta senza incidenti la manifestazione di un milione di persone per invocare le dimissioni del presidente Hugo Chavez e chiedere giustizia per le 18 vittime civili dell'11 aprile scorso. Anche i sostenitori di Chavez hanno voluto ricordare le vittime della manifestazione che precedette il golpe con cui il presidente venne allontanato dal potere per appena 48 ore.
Pubblicato il: 12.07.2002 " Fonte: » Selvas, Equilibri, Peacelink America Latina, Misna;
" Approfondimento: » Dossier America Latina, La guerra dell'acqua, Report Plan Colombia;

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