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Misna: Nigeria in crisi ma pagherà debito
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Il governo nigeriano conferma le difficoltà finanziarie ma smentisce, secondo quanto riportato dall'agenzia Misna , la notizia secondo cui avrebbe sospeso il pagamento del proprio debito estero. La banca centrale nigeriana aveva annunciato nei giorni scorsi la sospensione del pagamento del debito, che ammonta a 33 miliardi di dollari, a causa della riduzione delle entrate petrolifere e del fallimento dei programmi di privatizzazione, ugualmente imposti dal Fondo . L'annuncio della banca centrale aggrava la crisi politica nigeriana, che si è aperta con l'ultimatum dato dal parlamento al presidente Olusegun Obasanjo, accusato di non essere stato in grado di controllare la spesa pubblica, la corruzione e di rimettere in sesto l'economia (uno dei principali produttori mondiali di petrolio). La Nigeria ha registrato negli ultimi tempi un aumento della violenza e degli abusi ai diritti umani. L'applicazione della shari'ja ha portato a punizioni severe, tra le quali la condanna a morte per lapidazione di uomini e di donne. Dall'Uganda giunge la notizia della liberazione a Gulu, dopo 24 ore di detenzione dall'esercito governativo senza acqua né cibo, di tre missionari comboniani tra cui padre Giulio Albanese, direttore di Misna, mentre incontravano una delegazione di ribelli. "E' stato solo un incidente, il dialogo deve continuare" ha commentato Albanese al momento della sua liberazione.
Pubblicato il: 30.08.2002 " Fonte: » Carta, Human Rights Watch, Nigrizia;
" Approfondimenti: » Dossier Grandi Laghi;